La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giuseppe Bogliani ( Torino 1805 - 1881 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giuseppe Bogliani, nato a Torino nel 1805 e deceduto nella stessa città nel 1881, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nell'arte del XIX secolo. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un periodo di transizione artistica, in cui l'Europa vedeva il passaggio dal Neoclassicismo al Romanticismo, e l'Italia in particolare era teatro di ferventi dibattiti culturali e politici. Figlio di Giovanni Battista, anch'egli scultore di formazione tardo-settecentesca, Giuseppe Bogliani iniziò il suo percorso formativo presso la Reale Accademia Albertina di Torino, dove fu allievo di Amedeo Lavy. La sua formazione non si limitò però ai confini italiani: Bogliani approfondì i suoi studi a Roma, dove ebbe modo di confrontarsi con le opere dei grandi maestri del passato e di lavorare con artisti contemporanei di rilievo come Bertel Thorvaldsen e Carlo Finelli. Queste esperienze furono fondamentali per la sua maturazione artistica, permettendogli di sviluppare una personale sintesi tra il Neoclassicismo e un naturalismo purista. Tornato a Torino, Bogliani si dedicò non solo alla scultura ma anche all'insegnamento all'Accademia Albertina, contribuendo alla formazione di nuove generazioni di artisti. La sua produzione artistica fu vasta e variegata, spaziando dai busti ritratto, come quello dell'imperatore Nerone, alle statue di soggetto religioso, come quelle di San Carlo Borromeo e di San Giovanni Battista, fino a opere di carattere più intimista e personale. Nel 1829 e nel 1832, Bogliani partecipò con diverse opere all'importante esposizione pubblica al castello del Valentino, evento che segnò l'inizio del suo riconoscimento pubblico. Nel 1834, ricevette dal re l'incarico per un monumento in bronzo a Pietro Micca per il cortile dell'Arsenale Militare, confermando il suo ruolo di artista di corte e la sua ascesa nel panorama artistico torinese. Uno dei suoi ultimi lavori, il monumento a Vittorio Alfieri per la città di Asti del 1861, testimonia il suo avvicinamento al naturalismo verista, movimento che in quegli anni stava iniziando a influenzare l'arte piemontese. Questa opera, insieme al gruppo scolpito per la tomba della propria famiglia, mostra la capacità di Bogliani di rinnovare il suo linguaggio artistico in risposta alle trasformazioni culturali del suo tempo. Oltre alla scultura, Bogliani si interessò anche alla pittura, come dimostrano le sue partecipazioni alle esposizioni della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino, dove presentò opere in marmo e terracotta. Tra queste, si ricordano il "Ritratto di S. M. Carlo Alberto" e "Amore e Psiche", esposti nel 1843, e diverse sculture in terracotta presentate fino al 1855. La sua opera fu apprezzata non solo in Italia ma anche all'estero, e le sue sculture sono oggi conservate in importanti collezioni pubbliche e private. La sua eredità artistica è testimoniata non solo dalle sue opere ma anche dal suo impegno come insegnante, che ha contribuito a formare una nuova generazione di scultori italiani. Giuseppe Bogliani è ricordato come uno degli scultori più significativi del suo tempo, capace di interpretare e di contribuire al dibattito artistico e culturale dell'Italia dell'Ottocento. La sua opera, che si colloca al crocevia tra tradizione e innovazione, continua a essere oggetto di studio e ammirazione per la sua capacità di coniugare la maestria tecnica con una profonda sensibilità artistica.