La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Paolo Boldrin ( Padova 1887 - 1965 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Paolo Boldrin, nato a Padova nel 1887 e deceduto nella stessa città nel 1965, è stato uno scultore italiano la cui vita e opera si sono intrecciate strettamente con gli eventi storici e culturali del suo tempo. La sua carriera artistica, che si estende per gran parte del ventesimo secolo, riflette non solo il suo talento scultoreo ma anche il suo impegno politico e sociale. Boldrin ha iniziato a farsi conoscere nel panorama artistico italiano all'inizio del secolo XX, quando nel 1920 ha esposto la scultura in gesso patinato "La pazza" alla XIV edizione della Esposizione Internazionale Biennale d'arte della Città di Venezia. Questa esposizione segnò l'inizio di una lunga serie di partecipazioni a mostre d'arte, che lo videro presente in diverse edizioni della Biennale fino al 1942, anno in cui espose la scultura in pietra "Fontana - Nudo". La sua presenza era nota anche in altre importanti mostre, come la Mostra Quadriennale d'Arte Nazionale a Roma, dove partecipò per la prima volta nel 1931 esponendo le tre sculture in pietra "La megera", "L'artista pazzo" e "Un santo". Oltre alla sua attività espositiva, Boldrin ha ricevuto numerosi incarichi e committenze, che lo hanno visto impegnato in progetti di grande rilievo. Tra questi, spicca il suo incontro con Stefano Pirandello, figlio del celebre Luigi, a Mauthausen, dove Boldrin realizzò un ritratto in gesso del giovane durante i difficili giorni di prigionia. Questo episodio testimonia non solo la sua abilità artistica ma anche la sua capacità di cogliere l'umanità anche nei momenti più bui. La sua opera non si limita alla scultura, ma si estende anche all'organizzazione di eventi culturali di rilievo, come l'Esposizione Internazionale d'Arte Sacra Cristiana Moderna del 1931 a Padova, di cui fu promotore e segretario generale. Questa esposizione, che occupava cinquemila metri quadrati di un padiglione della Fiera campionaria, ebbe notevole risonanza sia in Italia che all'estero, dimostrando la capacità organizzativa di Boldrin e il suo impegno nella promozione dell'arte sacra contemporanea. La sua attività artistica si è sempre intrecciata con il suo impegno politico. Boldrin, infatti, fu un fervente sostenitore del fascismo, ideologia che influenzò sia la sua produzione artistica che il suo ruolo nella società. Fu vicepodestà a Padova, segretario federale del Partito Fascista e segretario nazionale del Sindacato degli Artisti. Questi ruoli gli permisero di esercitare un'influenza significativa nel panorama culturale e politico della sua epoca, riflettendo la dottrina di Mussolini attraverso la sua opera e il suo operato. Tra le sue opere più significative si annoverano monumenti commemorativi e sculture pubbliche che adornano diverse città italiane. Tra questi, il Monumento ai caduti di Ponte di Brenta a Padova e la Minerva realizzata nel 1940 per il Cortile Nuovo della sede del Bo dell'Università degli Studi di Padova. Queste opere, insieme a molte altre conservate in località come Albignasego, Agna, Arzergrande, Monselice, Piove di Sacco, e all'estero, testimoniano la sua abilità nel creare opere di forte impatto emotivo e simbolico. Nonostante il suo impegno politico, Boldrin non trascurò mai la sua passione per l'arte, continuando a produrre opere fino agli ultimi anni della sua vita. Tra le sue ultime realizzazioni, spicca il monumento a Cristoforo Colombo ad Abano Terme, inaugurato nel 1956. Questa fontana monumentale, realizzata in travertino, rappresenta una delle sue opere più ambiziose e dimostra la sua maestria nella lavorazione dei materiali lapidei. La vita e l'opera di Paolo Boldrin si collocano in un contesto storico e culturale complesso, in cui l'arte e la politica si intrecciano in modo indissolubile. La sua eredità artistica, ricca di oltre centocinquanta opere, continua a essere un punto di riferimento importante per lo studio della scultura italiana del ventesimo secolo, nonostante le controversie legate al suo impegno politico. La sua capacità di esprimere attraverso l'arte le tensioni e le aspirazioni del suo tempo rende Boldrin una figura di spicco nel panorama artistico italiano, testimone di un'epoca di grandi trasformazioni.