La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Francesco Bonola ( Roma 19� secolo - Rome 19� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Francesco Bonola fu uno scultore italiano nato a Bologna nel 1838 e deceduto nella stessa città nel 1901. La sua vita e la sua arte si inseriscono nel contesto dell'Italia post-unitaria, un periodo di grandi cambiamenti sociali e culturali. Bonola, pur non essendo tra i nomi più celebri dell'arte italiana, ha lasciato un segno tangibile nel panorama artistico del suo tempo, specialmente attraverso le sue opere marmoree. La formazione artistica di Bonola prese avvio presso l'Accademia bolognese, dove si distinse ottenendo premi tra il 1860 e il 1865. Questo periodo di studi fu fondamentale per lo sviluppo delle sue competenze tecniche e stilistiche. Nel 1867, Bonola espose quattro opere di ornato in plastica all'Accademia, dimostrando la sua abilità e versatilità come scultore. Le opere esposte includevano un capitello di ordine composito, un bassorilievo raffigurante un'aquila e due candellieri, che riflettevano il suo interesse per la scultura ornamentale e la sua capacità di lavorare su diverse scale e con vari materiali. Nonostante la scarsità di informazioni sulla sua vita e sul suo percorso artistico, alcune delle sue opere sopravvissute ci permettono di apprezzare il suo talento. Bonola è noto per aver realizzato diverse sculture marmoree per il cimitero bolognese, tra cui il raffinato monumento funebre della propria famiglia nella Sala S. Paolo, firmato e datato 1891. Altre opere includono i sepolcri delle famiglie Guermani (1885), Fioresi (1886) e Antonelli (1897), nonché il ritratto di Pompeo Mazzei (circa 1884), il grande altorilievo Guidi (1891) e il gruppo marmoreo della famiglia Agnoli (1893). Le opere di Bonola rivelano uno scultore aggiornato allo stile verista tardo ottocentesco, un movimento che cercava di rappresentare la realtà senza idealizzazioni. Questo stile lo avvicina a quello del suo contemporaneo bolognese Enrico Barberi. Il verismo scultoreo di Bonola si manifesta nella rappresentazione accurata dei dettagli e nella ricerca di un'espressività realistica, come si può osservare nel monumento funebre della famiglia Bonola, dove la finezza dei dettagli e la morbidezza delle forme riflettono la sua maestria tecnica e la sua sensibilità artistica. Un altro aspetto interessante della carriera di Bonola è la sua partecipazione alla vita culturale della sua città. Alfonso Panzetta segnala un ritratto, datato e firmato 1885, del cardinale Mezzofanti situato nella chiesa di S. Onofrio a Roma, che testimonia la sua capacità di lavorare anche fuori dalla sua città natale e di inserirsi in contesti artistici diversi. Nonostante la sua morte nel 1901, le opere di Bonola continuano a essere apprezzate e studiate. La sua arte è un esempio dell'abilità scultorea italiana di fine Ottocento e inizio Novecento, un periodo in cui l'Italia stava cercando di definire la propria identità nazionale anche attraverso le espressioni artistiche. Le sculture di Bonola, situate nel cimitero bolognese e in altri luoghi, sono testimonianze della sua epoca e del suo contributo all'arte scultorea. In conclusione, Francesco Bonola può essere ricordato come uno scultore che, sebbene non sia ampiamente conosciuto al grande pubblico, ha lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico del suo tempo. Le sue opere, ancora oggi visibili e apprezzate, rappresentano un legame con un'epoca di transizione e di ricerca artistica in Italia, e continuano a raccontare la storia e la cultura di un periodo ricco di fermenti e di cambiamenti.