La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Alfonso Borghesani ( Bologna 20� secolo - 20� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Alfonso Borghesani, nato a Crevalcore nel 1882 e deceduto a Bologna nel 1964, è stato uno scultore e medaglista italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del XX secolo, specialmente nel contesto bolognese. La sua vita e la sua opera si intrecciano strettamente con la storia e l'evoluzione dell'arte italiana, in particolare con lo stile Liberty, di cui è stato un esponente di spicco. Cresciuto in una famiglia dalle condizioni economiche non floride, Borghesani si trasferì a Bologna, dove iniziò il suo percorso artistico. La città divenne non solo il luogo in cui visse e lavorò per la maggior parte della sua vita, ma anche una fonte inesauribile di ispirazione per le sue opere. La sua formazione artistica si svolse probabilmente presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove ebbe modo di affinare le sue tecniche scultoree e di medaglistica, disciplina quest'ultima nella quale si distinse particolarmente. Il talento di Borghesani si manifestò attraverso la sua capacità di narrare storie e catturare emozioni attraverso il bronzo e il marmo, materiali che seppe plasmare con maestria per creare opere di grande impatto visivo ed emotivo. La sua abilità nel raccontare storie attraverso la scultura lo portò a realizzare numerosi monumenti commemorativi e funerari, molti dei quali situati nella Certosa di Bologna, il cimitero monumentale della città. Questi lavori spaziano dal piccolo ritratto al gruppo monumentale, dimostrando la versatilità e la profondità espressiva dell'artista. Tra le sue opere più note, si annoverano i monumenti ai caduti della Grande Guerra nel territorio bolognese, che testimoniano il suo impegno nel commemorare gli eventi e le figure storiche del suo tempo. Il primo di questi monumenti fu realizzato nel 1922 e rappresenta un rilievo bronzeo incastonato nella lapide ai caduti delle Poste e Telegrafi. Questa opera, come molte altre di Borghesani, riflette il suo stile narrativo ed emotivo, capace di trasmettere il dolore e il sacrificio umano attraverso la scultura. Borghesani fu anche un apprezzato medaglista, come dimostrano le medaglie dedicate a Guglielmo Marconi (1926) e al Congresso internazionale di matematica (1928). Questa attività, meno conosciuta ma altrettanto significativa, rivela un altro aspetto della sua versatilità artistica e della sua capacità di catturare l'essenza dei suoi soggetti in formati ridotti. Nonostante la sua importanza nel panorama artistico del XX secolo, Alfonso Borghesani rimane una figura relativamente poco studiata e valorizzata. Le sue opere, tuttavia, continuano a parlare al pubblico, testimoniando la profondità del suo talento e la sua capacità di esprimere la complessità dell'esperienza umana attraverso la scultura. La sua eredità artistica, custodita nelle strade, nei cimiteri e negli edifici di Bologna e di altre città italiane, rimane un prezioso testimone della storia e dell'arte del Novecento.