La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Ambrogio Borghi ( Nova Milanese 1849 - 1887 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Ambrogio Borghi, nato a Nova Milanese il 1º ottobre 1848 e deceduto a Milano il 4 maggio 1887, è stato uno scultore italiano la cui vita, sebbene breve, ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo dell'arte. La sua carriera artistica, caratterizzata da un talento precoce e una produzione intensa, lo ha visto emergere come una delle figure più significative della scultura italiana del tardo XIX secolo. Borghi iniziò i suoi studi artistici presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, sotto la guida del professor Giovanni Strazza. Già in giovane età, dimostrò incredibili doti che gli valsero numerosi riconoscimenti. Nel 1871, si aggiudicò la borsa di studio della Fondazione Oggioni, che gli permise di studiare per tre anni a Roma, un'esperienza che influenzò profondamente il suo stile e la sua visione artistica. Proseguì poi gli studi a Torino all'Accademia Albertina, dove fu seguito da Odoardo Tabacchi. Tornato a Milano nel 1876, Borghi iniziò a lavorare come scultore, affermandosi rapidamente nella scena artistica europea. La sua fama crebbe ulteriormente nel 1878, quando partecipò alla III Esposizione Universale di Parigi con quattro sculture: "Chioma di Berenice", "Oliver Cromwell", "Cola da Rienzo" e "Gioie Materne". La critica esaltò l'operato di Borghi, che si aggiudicò la medaglia d'argento e la Legion d'Onore. Tra queste opere, "La Chioma di Berenice" ricevette particolare apprezzamento, diventando uno dei suoi lavori più celebri. La scultura "La Chioma di Berenice" del 1878 è considerata il capolavoro di Borghi. Ispirata alla costellazione omonima e al suo mito, rappresenta la regina Berenice II di Egitto che, secondo la leggenda, tagliò i suoi lunghi capelli in offerta agli dei per il ritorno sicuro del marito dalla guerra. Borghi raffigura Berenice in un momento di intensa ansia, prima di sacrificare la sua chioma, con un'incensiera ai suoi piedi. Quest'opera, esposta all'Exposition Universelle di Parigi nel 1878, catturò l'attenzione dei critici e fu lodata per la sua verosimiglianza e la sensibilità emotiva nella narrazione. Oltre a "La Chioma di Berenice", Borghi è noto per altre opere significative, tra cui monumenti equestri dedicati a Vittorio Emanuele II e un monumento a Garibaldi, quest'ultimo situato a Padova e completato postumo. Nonostante la sua produzione non fosse vasta, la qualità delle sue opere gli valse una reputazione di eccellenza. Borghi non gestiva un grande laboratorio come alcuni dei suoi contemporanei, ma la sua abilità nella modellazione dell'argilla gli fece ottenere la posizione di insegnante all'Accademia di Brera. La vita di Ambrogio Borghi fu segnata da un tragico epilogo: morì a soli 38 anni, lasciando incompiute alcune delle sue commissioni più prestigiose. Tuttavia, il suo lascito artistico continua a vivere attraverso le sue sculture, che rimangono testimonianze della sua maestria e della sua visione unica. Borghi è ricordato come uno degli scultori più interessanti del suo tempo, capace di fondere stili diversi e di rappresentare con intensità emotiva i soggetti delle sue opere. La sua influenza si estese anche alla formazione di allievi, tra cui Medardo Rosso, contribuendo a plasmare la scultura italiana e europea dell'epoca.