La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Antonio Bortone ( Lecce 1844 - 1938 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliore scultore realizzate dall'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dello scultore, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale dell'opera, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le sue dimensioni. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere dell'artista: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Antonio Bortone fu uno scultore italiano di grande talento, la cui vita e opera si estendono attraverso un periodo significativo della storia dell'arte italiana, abbracciando la seconda metà dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento. Nato il 13 giugno 1844 a Ruffano, vicino alla città di Lecce nella regione della Puglia, Bortone dimostrò fin dalla giovane età un notevole talento per la scultura, che lo portò a distaccarsi dalla professione paterna di fabbro. La sua formazione artistica iniziò nell'ospizio di San Ferdinando a Lecce, dove ricevette i primi insegnamenti del disegno e della plastica. Il suo talento non passò inosservato e, grazie all'interessamento dell'intendente provinciale Sozi-Carafa, Bortone ottenne un assegno dalla provincia che gli permise di proseguire gli studi accademici a Napoli con Tito Angelini. Durante questo periodo, Bortone acquisì un linguaggio scultoreo che, pur essendo talvolta retorico, era aderente ai temi religiosi e civili dell'epoca. Verso il 1865, Bortone si trasferì a Firenze, dove la sua opera "Gladiatore morente" ottenne l'appoggio di Giovanni Duprè, uno dei maggiori scultori italiani dell'epoca. A Firenze, Bortone realizzò numerose opere, tra cui busti di personaggi illustri come Garibaldi, Luigi Leo, Giovanni Paisiello, Scipione Ammirato, Giacomo Vanini, Francesco Milizia, Francesco Briganti, Antonio Galateo e altri. Questi lavori gli valsero una crescente notorietà e gli permisero di diventare un punto di riferimento nell'ambito della scultura italiana. Nel 1876, Bortone scolpì il monumento a Fanfulla, che fu collocato nella Piazza Raimondello Orsini a Lecce. Questa opera, insieme ad altre come il monumento a Quintino Sella a Biella, il monumento bronzeo ad Agostino Depretis a Stradella, il Michele di Lando per la Loggia del Mercato Nuovo a Firenze, il monumento a Francesca Capece a Maglie, e il monumento sepolcrale ad Alessandro De Donno nel cimitero di Lecce, testimonia la sua abilità nel rappresentare figure storiche e il suo contributo alla scultura pubblica italiana. Bortone fu anche autore di opere destinate a luoghi di grande prestigio, come il busto di Vittorio Emanuele II nel Senato e uno dei bassorilievi con Genio alato del Vittoriano a Roma. Per la facciata di Santa Maria del Fiore a Firenze, scolpì due statue, San Giacomo Minore e San Antonino, e due medaglioni raffiguranti Giotto e Michelangelo. Il suo stile, che inizialmente mostrava un legame con il purismo e la solidità volumetrica della scultura toscana del Quattrocento, si evolse nel tempo verso un naturalismo più profondo, come dimostrato dal monumento a Sigismondo Castromediano in Piazza Matteo a Lecce e dal Busto di Vittorio Emanuele II. Bortone fu professore onorario dell'Accademia di Belle Arti di Napoli e delle Accademie di Firenze e Lecce. Ricevette numerosi riconoscimenti e fu insignito di vari ordini cavallereschi, tra cui la Corona d'Italia e l'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. La sua opera fu premiata all'Esposizione di Parigi del 1887 e il suo contributo all'arte fu riconosciuto con l'assegnazione di commissioni prestigiose, come il monumento a Gino Capponi per il tempio di Santa Croce a Firenze. Antonio Bortone visse a Firenze per molti anni, ma nel 1910 fece ritorno a Lecce, dove continuò a lavorare fino alla morte, avvenuta il 2 aprile 1938 all'età di 94 anni. La sua lunga carriera artistica fu caratterizzata da un eclettismo che gli permise di accogliere vari stili, senza mai perdere la propria identità e il proprio linguaggio scultoreo. La sua eredità artistica continua a essere apprezzata e studiata, e le sue opere rimangono un punto di riferimento per la scultura italiana di quel periodo.