La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Gerolamo Bortotti ( Belluno 1857 - Venezia 1925 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Gerolamo Bortotti, nato a Belluno intorno al 1857 e deceduto a Venezia nel 1925, è stato uno scultore italiano la cui vita e opera si intrecciano strettamente con la storia artistica e culturale del suo tempo. La sua formazione inizia nella città natale di Belluno, un luogo noto per aver prodotto talenti nel campo dell'intaglio del legno, tra cui spiccano figure come Andrea Brustolon e Valentino Panciera Besarel, quest'ultimo considerato un rivale contemporaneo di Bortotti. La sua abilità nell'intaglio del legno gli permette di ottenere una borsa di studio triennale dalla sua città natale, grazie alla quale può frequentare l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Durante i suoi anni di formazione, Bortotti si distingue per la sua maestria nell'intaglio del legno, realizzando cornici, scrigni e altre opere in legno che vengono apprezzate e ricercate per la loro eleganza e raffinatezza. Queste prime opere gli valgono il riconoscimento e l'ammirazione sia a livello locale che nazionale, con alcune delle sue cornici che vengono esposte e premiate in diverse esposizioni. Con il passare degli anni, Bortotti si dedica principalmente alla scultura, esplorando materiali diversi dal legno, come la ceramica, e affrontando temi vari. La sua partecipazione all'esposizione di Belle Arti a Milano nel 1881 segna un momento importante nella sua carriera, con l'esposizione di opere come "Il ratto delle spose veneziane", che riscuote un notevole successo. Quest'opera, insieme ad altre come "Modestia" e "Un pescatore di Chioggia", dimostra la sua capacità di catturare la vita e le tradizioni veneziane, rendendolo un artista molto apprezzato e ricercato. Tra le sue opere più note vi sono anche ritratti di figure illustri, come il busto di Giuseppe Verdi situato ai Giardini di Venezia, il ritratto di Jacopo Castelli sulle lapidi dei patrioti veneziani a Bocca di Piazza, e il busto di Papa Pio X del 1907, collocato sul pianerottolo dello Scalone alla Scuola di San Rocco. Queste opere testimoniano la sua abilità nel ritratto e la sua capacità di catturare l'essenza e il carattere dei suoi soggetti. Oltre alla scultura, Bortotti si dedica anche alla realizzazione di monumenti e opere pubbliche, tra cui il "Monumento a Michele Fanoli" a Cittadella, il medaglione in bronzo di "Jacopo Castelli" a Venezia, e i "Ricordi monumentali a V. Emanuele e G. Garibaldi" a Belluno. Queste opere dimostrano il suo impegno civico e la sua partecipazione attiva alla vita culturale e sociale delle città in cui ha vissuto e lavorato. La vita di Gerolamo Bortotti è stata una continua ricerca artistica, dalla scultura in legno alle opere in ceramica, dai ritratti ai monumenti pubblici. La sua opera si inserisce nel contesto più ampio dell'arte italiana di fine Ottocento e inizio Novecento, un periodo di grandi cambiamenti e sperimentazioni artistiche. Bortotti è riuscito a lasciare un segno indelebile nel panorama artistico italiano, grazie alla sua abilità tecnica, alla sua sensibilità artistica e alla sua capacità di interpretare e rappresentare la realtà che lo circondava. La sua eredità artistica continua a essere apprezzata e studiata, con le sue opere che sono esposte in musei e collezioni private in Italia e all'estero. La vita e l'opera di Gerolamo Bortotti rimangono un esempio luminoso dell'arte scultorea italiana, testimoniando la ricchezza e la diversità del patrimonio culturale del paese.