La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giuseppe Bottinelli ( Biella 1865 - 1934 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giuseppe Bottinelli, nato a Biella il 23 maggio 1865 e deceduto a Torino il 12 marzo 1934, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. La sua vita e la sua opera si intrecciano con la storia e l'evoluzione della scultura italiana, riflettendo le tendenze artistiche e culturali del suo tempo. Giovanissimo, Bottinelli si trasferì presso i parenti a Viggiù, dove trascorse gran parte dell'adolescenza. Questo periodo fu fondamentale per la sua formazione artistica, poiché Viggiù era un centro noto per la produzione scultorea, e qui Giuseppe ebbe modo di affinare le sue attitudini per il disegno e la scultura. Avendo mostrato un precoce talento, fu inviato dal padre a Torino per frequentare l'Accademia Albertina, una delle istituzioni più prestigiose per lo studio delle belle arti in Italia. Qui divenne uno degli alunni prediletti del Tabacchi, affermandosi tra i migliori del suo corso e diventando in seguito socio onorario dell'Accademia. La carriera di Bottinelli prese il via nel 1885, quando ricevette dal comune di Biella la commissione di una grande statua di Mosè per la fontana monumentale della piazza del duomo. Quest'opera, collocata nella piazza di fronte al Duomo nel 1885, segnò l'inizio di una lunga e fruttuosa carriera, durante la quale l'artista lavorò a lungo a Torino, eseguendo numerose opere presentate nelle principali esposizioni e ora sparse in tutta Italia. Bottinelli partecipò con una certa continuità alle esposizioni della Società promotrice delle Belle Arti di Torino, dove espose opere come il busto in marmo "Ritratto d'uomo" e la scultura in bronzo "Quintino Sella". Nel 1892, Bottinelli espone la scultura in marmo "Gruppo" alla Esposizione Nazionale d'Arte Contemporanea di Palermo, e nel 1906 è alla Nazionale di Milano con la scultura in gesso "Segando" ed il busto in marmo "Ritratto di mio padre". L'anno successivo, espone la scultura in marmo "Montanina" alla LX esposizione Annuale di Firenze. Partecipa anche all'Esposizione Italiana "Italian Exhibition Earl's Court" a Londra nel 1904, organizzata dalla Italian Chamber of Commerce, esponendovi la scultura "First steps". Bottinelli godette di una certa fama soprattutto per le sue minute "impressioni" di fanciulli, che risentono del gusto dell'epoca per l'aneddoto e il particolare veristico. Tra queste, ebbero particolare fortuna opere come "Il pastorello", "Dopo la posa", e "Piccola mamma", quest'ultima premiata anche al Salon di Parigi del 1904. La sua abilità nel ritrarre la delicatezza e l'innocenza dell'infanzia con una finezza quasi fotografica lo distinse come uno degli scultori più sensibili e apprezzati del suo tempo. Oltre alle figure e ai gruppi di fanciulli, Bottinelli eseguì a centinaia medaglioni con ritratti e busti marmorei per committenti umili e illustri, soprattutto del Biellese e di Torino. Tra le sue opere più impegnative, va ricordata la Tomba della famiglia Bottinelli nel cimitero di Oropa, dedicata dallo stesso scultore alla madre. La sua opera è caratterizzata da un'attenzione particolare alla forma e al dettaglio, nonché da una profonda sensibilità verso i soggetti ritratti, che spaziano dall'infanzia alla figura umana in generale, fino alla rappresentazione di temi più intimi e personali. La sua capacità di catturare l'essenza dei suoi soggetti attraverso la scultura lo ha reso uno degli artisti più rappresentativi del suo tempo, lasciando un'eredità duratura nel campo dell'arte italiana.