La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Antonio Bozzano ( Genova 1858 - Pietrasanta 1939 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Antonio Bozzano, nato a Genova il 9 febbraio 1858 e deceduto a Pietrasanta il 13 gennaio 1939, è stato uno scultore italiano la cui opera ha lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento. La sua formazione artistica iniziò presso l'Accademia Linguistica di Belle Arti di Genova, sotto la guida di Giovanni Battista Cevasco, dove Bozzano affinò le sue abilità e sviluppò un interesse per la scultura che lo avrebbe accompagnato per tutta la vita. La carriera di Bozzano fu segnata da una serie di successi e riconoscimenti che iniziarono con la vittoria del "Pensionato Durazzo" nel 1891, un premio che gli permise di soggiornare a Roma e perfezionarsi con lo scultore Giulio Monteverde, maestro della statuaria umbertina. Questa esperienza fu fondamentale per la sua crescita artistica e per la definizione del suo stile personale, che combinava elementi del realismo verista con influenze simboliste. Tornato a Genova, Bozzano si dedicò alla realizzazione di opere funerarie per il Cimitero di Staglieno, dove le sue sculture riflettevano la fusione tra la lezione veristica della scuola ligure e quella simbolista. Tra le sue opere più note di questo periodo ci sono le tombe di Giulio Drago (1901) e Paolo Canevello (1905). La sua fama crebbe ulteriormente quando presentò il gruppo "In Arcadia" all'Esposizione Universale di Parigi nel 1900, e successivamente a New York. Nel 1901, Bozzano fu premiato a Livorno per il "Civis Romanus", un'opera che oggi si trova all'Istituto Gazzola di Piacenza. La sua carriera fu costellata di importanti commissioni pubbliche, tra cui il "Monumento a Giuseppe Verdi" a Ferrara nel 1913 e il "Monumento ai caduti della Guerra 1915-'18" a Stiava, Massarosa. Inoltre, realizzò il "Sepolcro Dazzini" nel Cimitero di Pietrasanta e il "Monumento a Cristoforo Colombo" per il Colègio de Casa Colòn in Uruguay nel 1927. Bozzano fu anche un apprezzato insegnante, tenendo la cattedra di scultura all'Istituto Stagio Stagi di Pietrasanta per 35 anni, dal 1893 al 1929. Durante questo periodo, formò generazioni di artisti, tra cui Pietro Bibolotti e Giacomo Zilocchi, contribuendo significativamente alla tradizione scultorea della regione. La sua influenza si estese ben oltre la sua attività didattica, poiché collaborò con diversi laboratori cittadini, tra cui i Laboratori Barsanti, F.lli Ellrich, Palla e Tomagnini di Pietrasanta. Il linguaggio figurativo di Bozzano era caratterizzato da una grande sensibilità e da una capacità di adattamento alle esigenze della committenza. Tra le sue opere più significative si annoverano il "Monumento ai Caduti" di Arni di Stazzema e di Corsanico, oltre a numerose opere funerarie nei cimiteri di Staglieno, Pisa, Campiglia Marittima, Livorno, Vallecchia, Pietrasanta e Viareggio. Nonostante i suoi legami con l'ambiente repubblicano e massonico, Bozzano ricevette anche numerose commissioni ecclesiastiche, dimostrando la sua versatilità come artista. Tra le sue opere più note ci sono i busti di Giosuè Carducci, il busto di Padre Eugenio Barsanti e i medaglioni di Garibaldi e Vittorio Emanuele II. La sua opera fu celebrata in diverse mostre, tra cui quella postuma del 1999 presso il Centro Culturale "L. Russo" di Pietrasanta, dove fu esposta insieme a quella di Pietro Bibolotti e Giacomo Zilocchi. Questa mostra fu un omaggio alla loro importanza come scultori a Pietrasanta e alla loro influenza nell'arte della scultura. Antonio Bozzano morì a Viareggio nel 1939, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua vita e il suo lavoro sono stati oggetto di studi e pubblicazioni che hanno contribuito a mantenere viva la sua memoria e a riconoscere il suo contributo all'arte scultorea italiana.