La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Ettore Brogi ( Siena 1890 - 1930 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Ettore Brogi fu uno scultore italiano che visse a cavallo tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo. Nato il 28 aprile 1885 a Serre di Rapolano, una piccola località situata nella provincia di Siena, Brogi crebbe in un'epoca in cui l'Italia stava attraversando profondi cambiamenti sociali e culturali, testimoniati anche dalla vivace scena artistica del tempo. La sua formazione artistica e le sue prime esperienze lavorative non sono documentate in modo dettagliato, ma è noto che Brogi si dedicò alla scultura, un'arte che in quel periodo in Italia era fortemente influenzata dal revival dell'arte classica e dallo stile Liberty, la versione italiana dell'Art Nouveau. Questi movimenti artistici cercavano di coniugare la tradizione classica con la modernità, spesso con un occhio di riguardo verso la decorazione e la simbologia. Brogi si inserì in questo contesto artistico, sviluppando uno stile personale che gli permise di ottenere riconoscimenti e commissioni. Tra le sue opere più note ci sono i monumenti funebri e i monumenti ai caduti, generi molto in voga all'epoca, soprattutto dopo la Prima Guerra Mondiale, quando molte città italiane commissionarono opere per commemorare i caduti del conflitto. Una delle sue realizzazioni più significative in questo ambito è il monumento ai caduti a lapide, realizzato nel 1931 e situato nel Palazzo Comunale. Quest'opera è caratterizzata da un bassorilievo in stile neorinascimentale, che mostra figure femminili e maschili in preghiera intorno a una bara, simbolo del sacrificio e del lutto collettivo per i soldati perduti in guerra. Il monumento è decorato con motivi vegetali e geometrici e include iscrizioni che esaltano il valore e il sacrificio dei caduti. Un altro esempio del suo lavoro è "La fede che protegge i sepolcri", un monumento funebre che presenta una struttura a tempietto con un rilievo figurato di una figura femminile panneggiata circondata da angeli. Quest'opera, come molte altre di Brogi, è realizzata in marmo bianco di Carrara, materiale pregiato e molto utilizzato nell'arte scultorea per la sua bellezza e lavorabilità. Il legame di Brogi con la Contrada della Tartuca di Siena è un altro aspetto importante della sua vita e della sua carriera. La Contrada partecipò alle esequie dell'artista, dimostrando il profondo rispetto e la stima che la comunità aveva per lui. Inoltre, alcune delle sue sculture sono conservate nel Museo del Palio della Contrada, tra cui "Lotta di cani" e "Cane con preda", opere donate dal figlio dello scultore, il Prof. Gino Brogi, nel 1989. Ettore Brogi morì il 4 dicembre 1932 a Siena, lasciando un'eredità artistica significativa che rifletteva il suo talento e la sua capacità di interpretare il sentimento collettivo del suo tempo. Le sue opere sono testimonianza della sua abilità tecnica e della sua sensibilità artistica, e continuano a essere apprezzate per la loro qualità e per il loro valore storico e culturale. Nonostante la sua morte prematura, l'opera di Ettore Brogi ha avuto un impatto duraturo sulla scultura italiana del primo Novecento. Le sue creazioni sono esempi significativi dell'arte commemorativa del periodo, e la sua capacità di coniugare la tradizione scultorea con le esigenze espressive del suo tempo lo rendono una figura degna di nota nella storia dell'arte italiana.