La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Angelo Brunelli ( Firenze 1740 - Napoli 1806 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Angelo Maria Brunelli, noto anche semplicemente come Angelo Brunelli, fu uno scultore italiano di rilievo che visse tra il XVIII e il XIX secolo. Nato a Firenze nel 1740, la sua vita e la sua arte si svilupparono in un periodo di transizione stilistica, testimoniando il passaggio dal Barocco al Neoclassicismo, movimento che avrebbe definito l'estetica della sua maturità artistica. La carriera di Brunelli prese una svolta significativa quando, nel 1772, venne nominato tra gli artisti addetti alla fabbrica della reggia di Caserta, un progetto che avrebbe segnato profondamente la sua produzione artistica. Qui, tra il 1779 e il 1789, lavorò alla decorazione della Sala degli Alabardieri insieme ad Andrea Calì, un altro artista di spicco dell'epoca. La sua opera in questo contesto si caratterizzò per l'adozione di un linguaggio artistico che, pur radicato nella tradizione, iniziava ad accogliere i nuovi canoni neoclassici. Nel 1798, Brunelli ricevette l'incarico di valutare alcuni marmi conservati nel Real Laboratorio di Pietre Dure, testimoniando così la sua competenza non solo come scultore ma anche come esperto di materiali. La sua abilità nel lavorare il marmo trovò una delle sue massime espressioni nel 1803, quando scolpì il colossale Ritratto di Ferdinando IV di Borbone a Montecassino, un'opera che rifletteva pienamente il gusto neoclassico allora in voga. Nello stesso anno, la sua carriera prese una nuova direzione quando venne nominato Professore all'Accademia di Belle Arti di Napoli. In questo ruolo, Brunelli si dedicò quasi esclusivamente al restauro e alla produzione di statue antiche, diventando un punto di riferimento per gli studenti e contribuendo alla diffusione del Neoclassicismo in Italia. Tuttavia, nonostante il suo impegno nell'insegnamento, alcuni dei suoi allievi lo criticarono per concentrarsi troppo sul restauro e l'imitazione delle sculture antiche, piuttosto che sulla creazione di opere originali. Tra le opere più celebrate di Brunelli, oltre al già menzionato ritratto di Ferdinando IV, si annoverano i finti cammei e i chiaroscuri che ornano lo studio di Ferdinando IV nella reggia di Caserta, nonché i rilievi decorativi a stucco del gabinetto dell'avancorpo orientale. Queste opere dimostrano la sua capacità di adattarsi al gusto e allo stile neoclassico, pur mantenendo una certa fedeltà ai canoni del Barocco. La sua produzione artistica fu influenzata anche dalle scoperte archeologiche dell'epoca, come quelle degli scavi di Ercolano e Pompei, che fornirono nuovi spunti e modelli per gli artisti neoclassici. Brunelli stesso fu coinvolto in attività legate agli scavi, come dimostra la sua partecipazione alla realizzazione di una copia moderna della testa di Balbus il Giovane, dopo che l'originale fu distrutto. Angelo Maria Brunelli morì a Napoli nel 1806, lasciando un'eredità artistica significativa ma senza aver impresso un segno indelebile nell'ambiente artistico del suo tempo. Nonostante ciò, la sua opera rimane un esempio importante dell'arte scultorea di transizione tra il tardo Barocco e il Neoclassicismo, testimoniando il cambiamento di gusto e di stile che caratterizzò l'arte europea a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. La sua figura è stata oggetto di studio e di interesse nel corso dei secoli successivi, come dimostrano le numerose biografie e le ricerche accademiche che hanno esplorato la sua vita e il suo lavoro. Oggi, le sue opere sono ricercate da collezionisti e appassionati d'arte, e la sua memoria è custodita in musei e collezioni che celebrano il patrimonio artistico italiano.