La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Tommaso Bucciano ( Caserta 19� secolo - Caserta 19� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Tommaso Bucciano fu uno scultore italiano che visse tra la fine del diciottesimo e l'inizio del diciannovesimo secolo. Originario della provincia di Benevento, la sua vita e la sua arte si intrecciarono strettamente con gli eventi e le personalità del suo tempo, in particolare con la corte dei Borboni di Napoli. Bucciano si distinse per la sua abilità nella scultura, un talento che gli permise di lavorare per la famiglia reale Borbone. La sua formazione artistica iniziò sotto la guida dello scultore in legno Gaspare Castelli, grazie al quale apprese le tecniche di modellazione che lo avrebbero portato a distinguersi nella Real Fabbrica ferdinandea. Questa fabbrica era un centro di produzione artistica voluto dal re Ferdinando IV di Borbone, che mirava a promuovere le arti e l'artigianato nel Regno di Napoli. Nel periodo compreso tra il 1771 e il 1773, Bucciano ricevette una pensione regia che gli permise di studiare e perfezionarsi nell'arte della scultura. La sua carriera prese una svolta significativa quando, nel 1789, si recò a Roma per approfondire le sue conoscenze nel disegno, un'esperienza che influenzò notevolmente il suo stile e la sua tecnica. Tra le opere più note di Bucciano vi sono i bassorilievi storici e le sculture allegoriche presenti nella Reggia di Caserta, un palazzo reale che rappresenta uno dei massimi esempi dell'architettura barocca in Italia. Nel salone delle guardie della Reggia, Bucciano realizzò alcuni bassorilievi raffiguranti episodi storici dell'antichità, come "La fuga di Annibale" e "La morte di Marcello". Inoltre, nel salone degli alabardieri, eseguì otto busti di personaggi della famiglia reale, tra cui quello della regina Carolina. Bucciano si cimentò anche nella realizzazione di gruppi allegorici che rappresentavano le arti e le scienze, come la "Poesia", la "Matematica" e l'"Astronomia". Queste opere, collocate in nicchie circondate da festoni dorati, sono esempi della sua abilità nel modellare stucchi e nel creare figure che si armonizzano con l'architettura della sala, conferendo uno stile neoclassico all'ambiente. Nonostante la correttezza e l'accuratezza delle sue sculture, la critica ha talvolta considerato l'arte di Bucciano limitata a una buona esecuzione artigianale, senza superare tali confini. Tuttavia, la sua opera rimane un importante testimone dell'arte neoclassica e della cultura artistica del suo tempo. Bucciano fu anche attivo nella produzione di opere in porcellana, come il Busto di Maria Carolina Murat del 1812, realizzato in biscuit e oggi conservato al Museo Nazionale di Capodimonte. Questo tipo di lavorazione evidenzia la versatilità dell'artista e la sua capacità di adattarsi a diversi materiali e tecniche. La sua vita e la sua opera sono state oggetto di interesse per collezionisti e studiosi d'arte, tanto che oggi le sue sculture sono valutate e negoziate da gallerie e case d'asta. Le sue opere sono ricercate sia per la loro bellezza che per il loro valore storico e culturale, e continuano a essere esposte in musei e collezioni private. In conclusione, Tommaso Bucciano è stato un artista che ha saputo interpretare e rappresentare il gusto e le esigenze della sua epoca, lasciando un segno indelebile nel panorama artistico italiano. La sua eredità continua a essere apprezzata e studiata, e le sue opere rimangono un punto di riferimento per comprendere l'evoluzione della scultura neoclassica in Italia.