La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Salvatore Buemi ( Novara di Sicilia 1860 - 1916 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Salvatore Buemi fu uno scultore italiano di notevole talento e riconoscimento, nato il 18 dicembre 1867 a Novara di Sicilia, una piccola località situata nella provincia di Messina. Figlio di un umile calzolaio, Buemi crebbe in un ambiente lontano dai fasti dell'arte, ma nonostante ciò, riuscì a emergere e a diventare uno degli scultori più apprezzati del suo tempo. La sua formazione artistica iniziò quando, all'età di vent'anni, si trasferì a Roma per studiare. La capitale italiana, con la sua ricca storia e le sue innumerevoli opere d'arte, offrì a Buemi un terreno fertile per sviluppare il suo talento. A Roma, Buemi iniziò a partecipare a numerose esposizioni a partire dal 1890, guadagnandosi presto una reputazione per la qualità delle sue opere. Nel 1893, Buemi si fece notare all'esposizione delle Belle Arti di Roma, dove presentò due opere, "L'eterno ribelle" e "Le prime note", entrambe premiate con medaglia d'argento. Questi riconoscimenti furono solo l'inizio di una carriera costellata di successi. Nel 1899, ottenne ulteriori riconoscimenti, consolidando la sua fama come scultore di talento. Buemi si specializzò nella realizzazione di sculture in bronzo, ritraendo importanti personaggi storici dell'Italia e eroi di guerra. Tra le sue opere più note vi è il monumento alla Batteria Masotto, caduta nella Battaglia di Adua in Etiopia nel 1896, situato a Messina. Questo monumento, che raffigura tre soldati in bronzo su una base quadrangolare, è un esempio della capacità di Buemi di combinare realismo e pathos, rendendo omaggio ai caduti con grande rispetto e dignità. Buemi fu anche un artista che affrontò temi sociali e storici con un linguaggio forte e deciso, evitando la retorica e l'accademismo. Le sue opere, come "Ribelle Eterno", "Lottando" e i monumenti dedicati agli eroi e combattenti per la liberazione di Cuba José Martí, dimostrano la sua capacità di rappresentare la realtà contemporanea con realismo e maestria. Oltre a queste opere pubbliche, Buemi realizzò anche busti-ritratto di personalità politiche, uomini di cultura e di scienza, come i busti di Zanardelli, Natoli, Brin, Bovio, Gattorno e altri. Il suo talento nel ritratto si manifestava nella capacità di catturare non solo le fattezze fisiche, ma anche l'essenza e il carattere dei soggetti. Un altro aspetto importante della sua produzione artistica fu la scultura funeraria, un genere che gli permise di esprimere tutta la sua abilità nel rappresentare il dolore e la commemorazione. Le sue opere adornano non solo le strade e le piazze di varie città italiane, ma anche i cimiteri, come il monumentale cimitero di Messina, che contiene il maggior numero di opere scolpite in Italia. Buemi fu anche un innovatore nell'arte monumentale, come dimostrato dal suo monumento a Giordano Bruno a Narni e dal suo lavoro a Cuba, dove si trovano diverse sue opere importanti. La sua scultura "Eterno Ribelle" è situata all'Avana, nel cortile nord del Capitolio, e rappresenta un angelo in lotta, simbolo di resistenza e di sfida. Nonostante la sua salute fosse compromessa da una malattia incurabile per l'epoca, Buemi continuò a lavorare fino alla fine della sua vita. Morì il 17 dicembre 1916 a Roma, un giorno prima del suo 49° compleanno, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera è stata oggetto di studi e pubblicazioni, come il libro "Salvatore Buemi. La scultura dall'osservazione del vero alla sintesi ideale" di Anna Maria Damigella, che per la prima volta racconta la storia dell'artista attraverso l'analisi delle sue opere, molte delle quali recuperate o precedentemente sconosciute. Salvatore Buemi rimane una figura di spicco nella storia dell'arte italiana, un artista che con le sue sculture ha saputo interpretare e rappresentare la realtà del suo tempo, lasciando un'impronta indelebile nel panorama artistico del suo paese.