La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Antonio Busciolano ( Potenza 1823 - Napoli 1871 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Antonio Busciolano, nato a Potenza il 15 gennaio 1823, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nell'arte del XIX secolo. Figlio di Nicola Felice, un contadino, e Anna Brienza, Busciolano mostrò fin da giovane una notevole predisposizione per l'arte, iniziando a modellare figurine di santi in creta insieme al fratello Michele. La sua infanzia fu segnata dalla povertà e dalla perdita prematura del padre, ma ciò non fece che accrescere la sua determinazione e il suo impegno nell'arte. Nel 1835, Busciolano ottenne un sussidio che gli permise di trasferirsi a Napoli per studiare all'Accademia di Belle Arti, dove divenne presto l'allievo prediletto del maestro Tito Angelini. La sua formazione a Napoli fu cruciale per lo sviluppo del suo stile e della sua tecnica. Durante questo periodo, Busciolano si distinse per la sua abilità nel modellare la creta e nel lavorare il marmo, ottenendo riconoscimenti e premi che testimoniarono il suo talento emergente. La sua opera è caratterizzata da una profonda sensibilità e da una straordinaria capacità di catturare l'essenza umana e divina delle sue figure. Tra i suoi lavori più noti, vi sono le sculture dell'Immacolata e dei Santi Pietro e Paolo sull'altare maggiore della Chiesa del Gesù Nuovo a Napoli, realizzate tra il 1853 e il 1857. Queste opere, commissionate prevalentemente dalla committenza ecclesiastica, rivelano la maestria di Busciolano nel combinare la tradizione artistica con un tocco personale che rende le sue creazioni uniche e inconfondibili. Nel 1859, Busciolano realizzò un'altra statua dell'Immacolata Concezione per la Cappella annessa al Palazzo Nuziante, dimostrando ancora una volta la sua abilità nel rappresentare la purezza e la spiritualità attraverso la scultura. La sua opera fu talmente apprezzata che il poeta Nicola Sole, amico e conterraneo di Busciolano, le dedicò dei versi, celebrando la sua capacità di ispirarsi alla bellezza del golfo di Napoli. Oltre alle commissioni ecclesiastiche, Busciolano lavorò anche per committenti pubblici e privati. Nel 1862, per esempio, realizzò un busto in marmo dedicato a Mario Pagano per la Corte di Assise di Potenza, dimostrando la sua versatilità e la sua capacità di affrontare temi storici e civili con la stessa maestria riservata ai soggetti religiosi. Negli ultimi anni della sua vita, Busciolano aprì un laboratorio al Reclusorio, dove continuò a lavorare fino alla sua morte, avvenuta il 10 agosto 1871. Nonostante non abbia portato a termine alcune commissioni, come il Cristo per la Chiesa di San Severo e due busti in marmo, la sua eredità artistica rimane un punto di riferimento per lo studio della scultura dell'Ottocento. La vita e l'opera di Antonio Busciolano sono state celebrate in numerose occasioni, anche a distanza di anni dalla sua scomparsa. La sua città natale, Potenza, lo ha ricordato con eventi e celebrazioni, riconoscendolo come uno dei più grandi scultori lucani dell'Ottocento e un artista che, con la sua arte, ha saputo esprimere l'anima più autentica della Basilicata. La sua capacità di modellare la materia per catturare l'essenza del divino e dell'umano lo rende un "scultore di Dio", un artista che ha saputo trasmettere emozioni profonde e universali attraverso le sue opere.