La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giacomo BuzziReschini ( Viggi� 1881 - Torino 1962 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giacomo Buzzi Reschini, nato a Viggiù il 4 settembre 1881 e deceduto a Torino il 18 settembre 1962, è stato uno scultore italiano la cui vita e opera hanno lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del Novecento. Figlio di un artigiano marmista, Buzzi Reschini si trasferì giovanissimo a Torino per frequentare l'Accademia Albertina, sotto la guida di maestri come Luigi Belli e Leonardo Bistolfi. Nonostante abbia lasciato presto l'accademia per aprire un proprio studio, la sua formazione accademica gli fornì le basi per sviluppare uno stile personale che avrebbe esplorato e perfezionato nel corso della sua carriera. Nel 1909, Buzzi Reschini eseguì due medaglioni e presentò all'Esposizione di Belle Arti di Torino le opere "Non omnis moriar", "Vana attesa" e "Stella Alpina", quest'ultima acquistata dal re Vittorio Emanuele III. Questi primi successi furono seguiti dalla medaglia d'oro ricevuta all'Esposizione torinese del 1911 per due gruppi equestri, consolidando la sua reputazione come scultore di talento. Dopo la pausa imposta dalla prima guerra mondiale, Buzzi Reschini riprese la sua attività artistica, ricevendo numerose commissioni e legando rapporti di amicizia con altri artisti del calibro di Pietro Canonica, Calandra, Bistolfi, Pogliaghi e il concittadino Enrico Butti. Queste relazioni furono fondamentali per la sua crescita artistica, permettendogli di scambiare idee e influenze con alcuni dei più importanti artisti del suo tempo. Tra le opere più significative di Buzzi Reschini si ricordano la statua dell'Immacolata in travertino, alta cinque metri, realizzata nel 1928 per il palazzo del governatorato della Città del Vaticano; i monumenti dedicati a Santi Cirillo e Metodio nel Collegio boemo a Roma; il Supremo Giudizio nel cimitero monumentale di Milano, distrutto in un bombardamento del 1943; e "L'ultimo bacio" per il cimitero di Vercelli. Inoltre, realizzò le statue dei Quattro profeti per la facciata della chiesa dell'Annunciata di Torino, per la quale eseguì anche gli Angeli dell'interno e le porte con Storie della Vergine. La vasta produzione di Buzzi Reschini è caratterizzata da una tematica di contenuto ancora romantico e da uno stile sostanzialmente ancorato alle correnti veriste e puriste ottocentesche, cui si ricollegano anche la particolare cura e perizia dell'esecuzione tecnica. Se nelle opere di inizio secolo prevalgono risvolti liberty, in seguito l'artista si orientò verso forme più sobrie e monumentali, tipiche degli anni del "Novecento". Negli anni Sessanta, a fianco del Museo Butti a Viggiù, Buzzi Reschini fece costruire un nuovo padiglione con l'intenzione di ospitarvi la propria gipsoteca e i gessi di altri esponenti della scultura viggiutese del Novecento. Questo gesto dimostra non solo il suo impegno artistico ma anche il desiderio di lasciare un'eredità culturale alla sua comunità. Giacomo Buzzi Reschini morì a Torino il 18 settembre 1962, lasciando dietro di sé un corpus di opere che riflettono la sua maestria tecnica e la sua sensibilità artistica. La sua eredità continua a essere celebrata nei musei e nelle collezioni private, nonché nella città di Viggiù, dove la sua arte e quella di altri artisti locali contribuiscono a rendere il luogo un importante centro culturale.