La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giovanni Cabialia ( Marchirolo 1849 - ? 1878 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giovanni Cabialia, noto anche come Giovanni Giuseppe Cabialia o Cabiaglia, fu uno scultore italiano del XIX secolo, la cui vita fu segnata tanto dal talento artistico quanto da una prematura scomparsa. Nato a Marchirolo, in provincia di Como, in una data non precisata, Cabialia si trasferì a Roma, dove la sua carriera artistica prese forma e dove morì tragicamente nel 1878. La sua formazione artistica e le sue prime opere non sono documentate in modo dettagliato, ma si sa che Cabialia fu attivo principalmente a Roma, dove si inserì nel vivace contesto culturale dell'epoca, caratterizzato da un fervente scambio di idee e da una produzione artistica di alto livello. La città eterna, con la sua ricchezza di opere d'arte e la sua storia millenaria, offriva un terreno fertile per gli artisti di talento come lui, che cercavano di affermarsi e di lasciare il proprio segno nell'ambito della scultura. Nonostante la sua carriera sia stata relativamente breve, Giovanni Cabialia riuscì a guadagnarsi una certa notorietà grazie alla sua abilità nella lavorazione della terracotta, un materiale che permette grande espressività e dettaglio. Una delle sue opere più note è il "Ritratto di giovane contadina", una scultura in terracotta che rivela la sua capacità di catturare l'essenza dei suoi soggetti con sensibilità e realismo. Quest'opera è conservata presso il Museo Accademia Ligustica di Belle Arti a Genova e testimonia la sua maestria nel modellare le forme umane con delicatezza e precisione. Il suo stile scultoreo si inserisce nel contesto dell'arte italiana dell'epoca, che vedeva un ritorno all'idealizzazione della bellezza classica, pur con una crescente attenzione verso il naturalismo e la rappresentazione fedele della realtà. Cabialia, attraverso le sue sculture, dimostrava di possedere una profonda comprensione della forma umana e un'abilità nel trasmettere emozioni e stati d'animo attraverso il linguaggio non verbale del corpo e del volto. Tra le sue opere si annoverano anche monumenti funebri, come quello dedicato a Paolo Queirolo, situato nel Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova. Questo tipo di committenze era molto comune nell'Italia dell'Ottocento e offriva agli scultori l'opportunità di esprimere il proprio talento nella creazione di opere che dovevano comunicare il senso del lutto e del ricordo in maniera solenne ed evocativa. La vita di Giovanni Cabialia si concluse tragicamente quando, nel 1878, morì per annegamento nel fiume Tevere a Roma. Questo evento improvviso interruppe la sua carriera artistica in piena ascesa, privando il mondo dell'arte di un talento promettente e lasciando incompiuti molti dei suoi progetti. Nonostante la sua morte prematura, le opere che ci ha lasciato continuano a parlare del suo talento e della sua sensibilità artistica, testimoniando la sua ricerca di bellezza e verità attraverso la scultura. La figura di Giovanni Cabialia rimane avvolta in una certa aura di mistero, data la scarsità di informazioni biografiche e la limitata quantità di opere sopravvissute fino ai nostri giorni. Tuttavia, ciò che è certo è che il suo contributo all'arte scultorea dell'Ottocento italiano rimane prezioso e degno di essere ricordato e apprezzato. Le sue sculture, con la loro capacità di catturare l'essenza umana e di comunicare emozioni profonde, continuano a ispirare e a emozionare chiunque abbia la fortuna di ammirarle.