La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Cesare Cacciapuoti ( Napoli 1858 - Genova dopo il 1914 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Cesare Cacciapuoti, nato nel 1858, è stato un illustre esponente della tradizione ceramica italiana, inserendosi in una dinastia di artisti che hanno contribuito significativamente all'evoluzione dell'arte ceramica tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. La sua vita e la sua opera si collocano in un contesto di fervente attività artistica, in cui la ceramica non era solo un mestiere, ma una vera e propria forma d'arte, capace di esprimere la complessità e la bellezza del reale attraverso la materia. Cesare era figlio di Giuseppe Cacciapuoti, a sua volta discendente di una famiglia di maestri maiolicari campani. Giuseppe, nato nel 1828, si era avvicinato al mondo della ceramica dopo aver sposato la figlia di Giovanni Mollica, un altro eccellente ceramista, ereditando così la fabbrica di famiglia nel 1880. Questo contesto familiare, profondamente radicato nella tradizione ceramica napoletana, fornì a Cesare un terreno fertile per lo sviluppo delle sue capacità artistiche. Cesare iniziò la sua carriera associandosi con un fabbricante di stoviglie di Napoli, Schioppa, dando vita a una produzione che si distingueva per la realizzazione di statuine-giocattolo. Questi oggetti, di dimensioni ridotte e di grande fascino, rispondevano alle esigenze di una piccola borghesia napoletana desiderosa di circondarsi di bellezza e di arte anche nella vita quotidiana. La scelta di dedicarsi a questi manufatti dimostra la capacità di Cesare di cogliere le tendenze del suo tempo, adattando la sua arte alle richieste del mercato senza rinunciare alla qualità e all'originalità delle sue creazioni. Nel corso dei primi decenni del Novecento, Cesare si trasferì a Milano, dove i suoi due figli, Mario e Guido, aprirono nel 1927, in associazione con Angelo Bignami, una manifattura denominata Grès d'arte Cacciapuoti, che in seguito divenne nota come Ceramiche e grès d'arte Cacciapuoti. Questa nuova avventura imprenditoriale segnò l'inizio di un periodo di grande creatività e innovazione, durante il quale furono prodotti modelli di animali e figurine femminili che rispecchiavano il gusto art déco dell'epoca. La manifattura Cacciapuoti si distinse per la qualità eccezionale delle sue ceramiche, sia tradizionali che moderne, e per la cura tecnica nella produzione. Tra i collaboratori di questo periodo, si annoverano artisti e ceramisti di altissimo livello, come Francesco De Matteis, Giuseppe Granello, Ruffo Giuntini, Silvio Righetto, Giuseppe Renda, Achille D'Orsi e De Martino, che contribuirono a rendere le creazioni della manifattura Cacciapuoti apprezzate e ricercate da collezionisti e amanti dell'arte ceramica. Nonostante le difficoltà incontrate a causa della Seconda Guerra Mondiale, che portarono a una temporanea interruzione della produzione dal 1943 al 1945, la manifattura riuscì a riprendere le sue attività nel dopoguerra, continuando a lavorare fino agli anni '70. Durante questi anni, la ditta Cacciapuoti continuò a produrre opere di grande valore artistico, mantenendo viva la tradizione ceramica italiana e contribuendo al suo rinnovamento. La storia di Cesare Cacciapuoti e della sua famiglia si intreccia così con quella dell'arte ceramica italiana, rappresentando un capitolo significativo di questo settore artistico. La loro capacità di innovare, mantenendo al contempo un legame profondo con la tradizione, ha lasciato un'eredità duratura, testimoniata dalle numerose opere che ancora oggi arricchiscono collezioni pubbliche e private in tutto il mondo.