La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giuseppe Cacciapuoti ( Napoli 1828 - ? 1896 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giuseppe Cacciapuoti è un nome che risuona con forza nel panorama artistico italiano, particolarmente legato alla tradizione della ceramica e della scultura. La sua storia è intrecciata con quella di una famiglia che ha lasciato un'impronta indelebile nell'arte della ceramica, contribuendo significativamente alla sua evoluzione e alla sua apprezzazione sia in Italia che all'estero. La dinastia dei Cacciapuoti ha origine a Napoli, città ricca di storia e cultura, dove l'arte della ceramica ha radici profonde e antiche. Giuseppe Cacciapuoti, nato da Gennaro e Agata Perrotti il 1º novembre 1828, è stato il capostipite di questa illustre famiglia di artisti. La sua passione per l'arte si manifestò inizialmente nell'incisione in pietre dure, ma fu l'incontro con l'eccellente ceramista Achille Mollica, di cui sposò la sorella Concetta, a indirizzarlo verso la ceramica. Giuseppe Cacciapuoti si dedicò con fervore alla creazione di opere ceramiche, distinguendosi per la ricchezza dei motivi ornamentali e per le figurazioni di spiccato gusto naturalistico. Tra le sue creazioni più emblematiche si annovera uno slanciato vaso ad albarello, avvolto da un tralcio di pampini e di grappoli d'uva modellati, conservato insieme ad altre opere nel Museo artistico industriale di Napoli. La sua abilità non si limitò alla sola ceramica decorativa, ma si estese anche alla piccola plastica, dove modellò statuine e gruppi di pronunciato verismo, ottenendo crescenti successi nelle mostre d'arte di Napoli, Torino e Milano. La tradizione familiare fu portata avanti dai figli di Cesare, Mario e Guido Cacciapuoti, che seguirono le orme del padre nel mondo della ceramica, adattandosi ai nuovi orientamenti di gusto e operando in un ambiente diverso. Mario, nato a Napoli il 13 agosto 1890, fu anche scultore e, come ceramista, si dedicò alla piccola plastica, creando opere degne di nota come "La siesta" e "Il primo peccato". Tre anni prima della sua morte, avvenuta l'11 dicembre 1930 a Milano, fondò con il fratello Guido e con Angelo Bignami una manifattura denominata "Grès d'Arte". Guido Cacciapuoti, nato a Napoli l'11 agosto 1892, ereditò il vivo temperamento plastico del fratello e si rivolse essenzialmente alla scultura di piccolo formato in terracotta, maiolica e grès. La sua produzione si caratterizzò per la rappresentazione di figure e gruppi di pescatori colti dal vero, nello spirito di artisti come Achille d'Orsi, Vincenzo Gemito e del giovane Cifariello, che collaborarono con la manifattura anche con proprie creazioni. La manifattura dei Cacciapuoti, sotto la guida di Guido, continuò a produrre opere di elevata qualità, contribuendo a rinnovare la ceramica italiana grazie all'utilizzo del grès, materiale che rispondeva alla crescente esigenza di una semplificazione della forma. Questa esigenza era vivamente sentita da Guido, partecipe del movimento che mirava al superamento del realismo ed insieme dell'impressionismo plastico. La storia di Giuseppe Cacciapuoti e della sua famiglia è un esempio luminoso di come la passione, il talento e l'impegno possano trasformare l'arte della ceramica, portandola a nuovi livelli di espressione e bellezza. La loro eredità continua a vivere nelle opere che hanno lasciato, testimoniando la profonda connessione tra l'arte e la tradizione italiana.