La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Benedetto Cacciatori ( Carrara 1793 - 1871 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Benedetto Cacciatori fu uno scultore italiano di grande rilievo nell'arte del XIX secolo, nato a Carrara nel 1794 e deceduto nella stessa città il 25 settembre 1871. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un periodo di transizione tra il Neoclassicismo e il Purismo, movimenti artistici che hanno segnato profondamente l'arte europea dell'epoca. Cacciatori nacque in una famiglia di scultori, figlio di Lodovico Cacciatori, anch'egli scultore, che gli impartì i primi insegnamenti nell'arte della scultura. La sua formazione artistica si svolse principalmente all'Accademia di Belle Arti di Carrara, dove ebbe modo di affinare le sue tecniche e di sviluppare uno stile personale. Nel 1817, vinse il premio del Pensionato a Roma, un riconoscimento che gli permise di perfezionarsi ulteriormente e di entrare in contatto con l'ambiente artistico della capitale. Durante la sua carriera, Cacciatori lavorò a numerosi progetti di prestigio, sia in Italia che all'estero. Tra le sue opere più note, si segnala il monumento ad Amedeo VIII di Savoia nella cappella reale della SS. Sindone a Torino, commissionato dal re Carlo Alberto. Quest'opera, realizzata tra il 1837 e il 1843, è considerata uno dei suoi capolavori e riflette l'influenza della scultura greca arcaica, dimostrando la sua notevole perizia tecnica. Cacciatori fu anche scultore ufficiale dei Savoia, per i quali eseguì numerosi lavori, tra cui il monumento commemorativo del re Carlo Felice di Sardegna, conservato nella chiesa abbaziale di Hautecombe, luogo di sepoltura di molti esponenti della famiglia reale. Le sue sculture, caratterizzate da un forte contenuto umano e da un'intensa ricerca tematica, arricchiscono numerose collezioni pubbliche e private e sono esposte in prestigiose gallerie e musei in tutta Europa. Nel corso della sua vita, Cacciatori ricevette numerosi riconoscimenti e ricoprì cariche importanti. Fu membro dell'Accademia di San Luca, di cui divenne presidente nel 1857, e nel 1860 fu nominato direttore dei Musei Vaticani. Inoltre, fu presidente dei Musei Capitolini e professore onorario all'Accademia di Belle Arti di Carrara, dove contribuì alla formazione di molti giovani artisti. La sua opera si caratterizza per un'attenta riflessione sulle sculture del Rinascimento, in particolare quelle di Nanni di Banco, e per un'apertura verso il naturalismo. Cacciatori fu uno dei firmatari del manifesto del Purismo nel 1843, movimento che si opponeva al Neoclassicismo e che cercava di riscoprire la purezza e la semplicità dell'arte del primo Rinascimento. In questo contesto, le sue sculture religiose, come la Deposizione della croce in Laterano e l'Angelo della Resurrezione di Santa Maria della Minerva, dimostrano un'attenzione particolare alla rappresentazione sobria e contenuta dei sentimenti, in linea con i principi del Purismo. Nonostante la sua adesione al Purismo, Cacciatori non abbandonò mai completamente lo stile neoclassico, come dimostrano alcune delle sue opere più tarde. La sua capacità di fondere insieme elementi di diversi stili artistici lo rende una figura di spicco nell'arte italiana dell'Ottocento. Benedetto Cacciatori morì a Carrara nel 1871, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua collezione di gessi fu trasferita dal figlio Carlo a Palazzo Braschi nel 1929, dove ancora oggi può essere ammirata. La sua tomba si trova nel cimitero monumentale di Milano, un'ulteriore testimonianza della stima e del rispetto che il mondo dell'arte gli ha sempre riconosciuto.