La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Vincenzo Cadorin ( Venezia 1854 - 1925 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Vincenzo Cadorin fu un eminente scultore e intagliatore veneziano, nato a Pieve di Cadore, una località nota per aver dato i natali anche al celebre pittore Tiziano. La sua famiglia si trasferì a Venezia già nel XVI secolo, dove per tre secoli i Cadorin furono una presenza costante e influente nelle vicende artistiche della città lagunare. La dinastia degli artisti Cadorin ebbe un ruolo di primo piano nella vita culturale veneziana, con membri che si distinsero come scultori, ebanisti, pittori, fotografi e restauratori. Vincenzo Cadorin, formatosi all'Accademia di Belle Arti di Venezia, fu un artista di grande talento e versatilità. Dopo aver completato la sua formazione, assunse la direzione dell'atelier di famiglia, un'impresa che arrivò a contare oltre 40 dipendenti e che fu chiamata a lavorare per clienti illustri come la famiglia reale dei Savoia e il poeta Gabriele D'Annunzio. L'atelier Cadorin fu anche coinvolto in lavori per chiese, case e palazzi nobiliari, e partecipò alle esposizioni della Biennale di Venezia sin dalla sua fondazione. Tra le opere di Vincenzo Cadorin si annoverano sculture di legno di notevole fattura, come una grande stele e la fioriera liberty del 1903, oltre a sculture raffiguranti le Tabacchine. Le sue creazioni erano caratterizzate da un'abilità tecnica eccezionale e da uno stile che riusciva a coniugare la tradizione artigianale veneziana con le tendenze artistiche contemporanee. La bottega Cadorin, sotto la guida di Vincenzo, divenne un punto di riferimento per l'arte veneziana, un luogo dove si intrecciavano le vite e le opere di diverse generazioni di artisti. Tra questi, vi fu anche il figlio Guido Cadorin, che si distinse come pittore, incisore e decoratore, e che continuò la tradizione familiare esponendo le sue opere in mostre personali e internazionali. Vincenzo Cadorin non fu solo un artista, ma anche un punto di riferimento per la comunità artistica veneziana. La sua casa-bottega di fondamenta Briati divenne un luogo di incontro per intellettuali e artisti, tra cui l'architetto Brenno del Giudice, il fotografo Augusto Tivoli, la pittrice Livia Cadorin e i liutai Fiorini. La sua influenza si estese anche alla vita privata, con il matrimonio tra sua nipote Ida Cadorin, nota come Ida Barbarigo, e il pittore Zoran Music, entrambi uniti dalla passione per la pittura. La storia della famiglia Cadorin e del loro contributo all'arte veneziana è stata oggetto di una mostra a Palazzo Fortuny, intitolata "La bottega Cadorin. Una dinastia di artisti veneziani". Questa esposizione ha riunito opere provenienti dalla casa di Ida a Palazzo Balbi Valier, dove erano appese alle pareti del grande salone o sistemate nelle tante stanze della dimora, documentando così una straordinaria epopea artistica e culturale che ha attraversato secoli di storia veneziana. La mostra è stata accompagnata da un prezioso catalogo, curato da Daniela Ferretti, che ha raccolto contributi di vari autori, tra cui Laura Bossi Régnier, che ha raccolto i ricordi di Ida Barbarigo, e altri studiosi che hanno contribuito a delineare il profilo di questa famiglia di artisti e il loro impatto sulla scena artistica veneziana tra Otto e Novecento. Vincenzo Cadorin lasciò un'eredità duratura non solo attraverso le sue opere, ma anche tramite l'influenza che esercitò su generazioni successive di artisti. La sua vita e il suo lavoro rappresentano un capitolo significativo nella storia dell'arte italiana, un esempio di come il talento, la dedizione e la passione possano tramandarsi attraverso i secoli, arricchendo il patrimonio culturale di una città come Venezia, già di per sé un crogiolo di bellezza e creatività.