La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Francesco Cafferata ( Buenos Aires 1861 - 1890 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Francesco Cafferata fu uno degli scultori argentini di maggior rilievo della fine del XIX secolo. Nato il 28 febbraio 1861 a Buenos Aires, in una famiglia di immigrati italiani, Cafferata mostrò fin da giovane un notevole talento per la scultura, che lo portò a studiare e perfezionare la sua arte in Italia, una delle capitali mondiali della scultura. Nel 1877, all'età di sedici anni, Cafferata lasciò l'Argentina per trasferirsi a Firenze, dove rimase per otto anni. Durante questo periodo, studiò sotto la guida di scultori di fama come Augusto Passaglia e Urbano Lucchesi, due maestri che influenzarono profondamente il suo stile e la sua tecnica. La sua formazione a Firenze fu fondamentale per lo sviluppo delle sue capacità artistiche e per la sua comprensione della scultura classica e rinascimentale. La prima esposizione significativa delle opere di Cafferata avvenne nel 1882, quando presentò una statua di General Manuel Belgrano al salone di Adriano Rossi. Quest'opera fu successivamente donata al Presidente argentino Julio Argentino Roca come regalo. Fu anche l'anno in cui realizzò la sua prima grande scultura, "La Esclavitud" (Schiavitù), che gli valse una medaglia d'oro all'Esposizione Continentale Sudamericana di Buenos Aires. Quest'opera è ora esposta nel Parque Tres de Febrero. Dopo il suo ritorno in Argentina nel 1885, Cafferata creò il monumento all'ammiraglio Guillermo Brown, inaugurato nel 1886 nel sobborgo di Adrogué. Questo fu il primo grande monumento realizzato da uno scultore nativo argentino. Cafferata si dedicò anche alla creazione di numerosi busti commemorativi, ritraendo importanti figure politiche e culturali come Bartolomé Mitre, Mariano Moreno, Bernardino Rivadavia, il poeta José de Espronceda e il pittore José Bouchet. Nel 1887, contribuì con tre opere a una mostra organizzata dalla Sociedad Damas De La Misericordia presso la Borsa di Buenos Aires. Questi lavori dimostravano la sua abilità nel catturare l'essenza dei suoi soggetti e la sua maestria nel modellare il bronzo e il marmo. La carriera di Cafferata fu però segnata da una tragica fine: nel novembre del 1890, a soli 29 anni, si tolse la vita. Le motivazioni dietro questo gesto disperato rimangono sconosciute. Al momento della sua morte, stava lavorando a un monumento dedicato al soldato rivoluzionario Falucho, opera che aveva vinto in un concorso. Il monumento fu completato, con varie modifiche, dallo scultore Lucio Correa Morales e oggi è generalmente accreditato a lui. Nonostante la sua vita fosse stata breve, l'eredità artistica di Cafferata rimane significativa. Alcune delle sue opere minori possono essere ammirate presso il Museo Nacional de Bellas Artes, il Juan B. Castagnino Fine Arts Museum di Rosario, il Museo Histórico Nacional e il Museo Benito Quinquela Martín. La sua formazione in Italia e il suo lavoro in Argentina hanno contribuito a definire un ponte culturale tra i due paesi, influenzando la scultura argentina con tecniche e stili europei. Cafferata è ricordato come uno dei primi scultori argentini a raggiungere una significativa rilevanza artistica, e le sue opere sono un testamento della sua abilità e della sua passione per l'arte della scultura.