La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Fedele Caggiano ( Buonalbergo 1804 - Napoli 1880 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Fedele Caggiano fu uno scultore italiano di rilievo, la cui vita e opera si estendono attraverso il XIX secolo, un periodo caratterizzato da profonde trasformazioni artistiche e culturali. Nato il 3 marzo 1804 a Buonalbergo, nella provincia di Benevento, Caggiano si distinse per la sua versatilità artistica, operando in un arco temporale che vide la transizione dal Neoclassicismo al Romanticismo, due correnti che influenzarono profondamente il panorama artistico europeo. La passione per la scultura si manifestò in Caggiano fin dalla giovinezza, tanto che fu inviato a Roma per apprendere l'arte sotto la guida di Pietro Tenerani, uno dei più noti scultori dell'epoca, probabilmente grazie a una borsa di studio concessa dall'Istituto di Belle Arti di Napoli. Questo periodo di formazione a Roma fu fondamentale per lo sviluppo delle sue capacità tecniche e per l'affinamento del suo stile, che avrebbe poi saputo adattare e rinnovare nel corso della sua carriera. Caggiano visse e lavorò in diverse città italiane, dimostrando una notevole capacità di inserirsi e distinguersi in vari contesti culturali e artistici. A Foggia, realizzò un monumento per la famiglia Barone, mentre a Corfu creò un monumento per un funzionario britannico, testimoniando così la sua capacità di lavorare anche fuori dai confini italiani. La città di Napoli commissionò a Caggiano una statua di una Baccante, originariamente collocata nella Villa Nazionale, e completò anche l'opera "La Jone", ulteriori conferme del suo talento e della sua versatilità. Nel 1846, l'Esposizione di Foggia gli conferì la medaglia d'oro per un ritratto in marmo, riconoscimento che sottolinea l'apprezzamento per la sua abilità nel ritratto, genere che richiede una profonda comprensione della psicologia umana oltre che eccellenza tecnica. Per la città di Benevento, realizzò tre busti raffiguranti figure di spicco dell'epoca: Vittorio Emanuele II, il Principe Umberto e Margherita di Savoia, opere che oggi si trovano nel Palazzo di Paolo V. La sua opera "Tasso nelle sue furie" venduta a Napoli, dimostra la capacità di Caggiano di catturare l'intensità emotiva dei suoi soggetti, elemento distintivo del Romanticismo. Questa capacità di esprimere la profondità emotiva attraverso la scultura è una delle caratteristiche che distinguono l'opera di Caggiano, rendendolo un artista di spicco nel suo tempo. Fedele Caggiano fu anche attivo come insegnante, trasmettendo le sue conoscenze e la sua passione per la scultura alle nuove generazioni. La sua influenza si estese oltre i confini della sua vita, lasciando un segno indelebile nel mondo dell'arte italiana. La sua morte, avvenuta nel 1880, segnò la fine di un'era ma l'inizio di un'eredità artistica che continua a essere celebrata e studiata. Le opere di Caggiano, con la loro fusione di idealismo neoclassico e espressione romantica, rimangono testimonianze significative di un periodo di grande fermento artistico e culturale, riflettendo le tensioni e le aspirazioni di un'epoca in trasformazione. In conclusione, Fedele Caggiano rappresenta una figura di spicco nella scultura italiana dell'Ottocento, un artista che con la sua opera ha saputo interpretare e influenzare le correnti artistiche del suo tempo. La sua eredità vive non solo nelle sue sculture ma anche nel ricordo di coloro che continuano a studiare e ammirare la sua arte, un ponte tra passato e presente che testimonia la perenne vitalità dell'espressione artistica.