La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Egisto Caldana ( Vicenza 1887 - 1961 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliore scultore realizzate dall'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dello scultore, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale dell'opera, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le sue dimensioni. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere dell'artista: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Egisto Caldana fu uno scultore italiano che visse tra la fine dell'Ottocento e la metà del Novecento, un periodo caratterizzato da grandi trasformazioni sociali e artistiche. Nato a Vicenza nel 1887, Caldana si distinse per la sua attività prolifica e per la varietà delle sue opere, che spaziavano dai monumenti commemorativi alle sculture più intime e personali. La sua formazione artistica e la sua carriera si svilupparono in un'epoca in cui l'Italia stava attraversando profondi cambiamenti, segnati dall'ascesa del fascismo e dalle due guerre mondiali. Questi eventi influenzarono notevolmente l'arte del tempo, compresa quella di Caldana, che spesso si trovò a lavorare su commissione per opere pubbliche legate al culto dei caduti e alla glorificazione degli eroi. Caldana fu particolarmente attivo nella realizzazione di monumenti ai caduti della Grande Guerra. Queste opere erano diffuse in tutto il territorio nazionale e rappresentavano un importante mezzo attraverso il quale si esprimeva il ricordo collettivo e si alimentava il sentimento patriottico. I monumenti di Caldana si inserivano in questo contesto, contribuendo alla costruzione di una memoria condivisa della guerra e dei suoi caduti. Tra le sue opere più note, vi sono i monumenti ai caduti presenti in diversi comuni del Veneto, come Arsiero, Dueville, Isola Vicentina, Cavazzale e Vicenza. Questi lavori mostrano la capacità di Caldana di interpretare il sentimento del tempo, realizzando opere che rispondevano alle esigenze di rappresentazione e memoria delle comunità locali. Inoltre, Caldana si occupò anche di sculture che decoravano spazi pubblici, come la Spigolatrice e le allegorie della Fecondità, simboleggiate da grandi vasi ricolmi di frutta, che dimostrano la sua versatilità e la sua abilità nel trattare temi diversi. Nonostante la sua attività fosse radicata nel contesto locale, Caldana non mancò di ottenere riconoscimenti anche a livello internazionale. Partecipò, ad esempio, alla IX Esposizione Internazionale d'Arte della città di Venezia nel 1910, un evento di grande prestigio che gli permise di esporre le sue opere a un pubblico più ampio e di confrontarsi con le tendenze artistiche del momento. La sua produzione artistica non si limitò ai monumenti e alle sculture pubbliche. Caldana fu anche un artista capace di esprimersi attraverso opere più intime, come dimostrato dalla scultura in gesso "Vecchio che prega", esposta alla Esposizione Nazionale d'Arte a Brera nel 1915. Questa scultura rivela un aspetto più personale e riflessivo del suo lavoro, lontano dalle grandi narrazioni pubbliche. La carriera di Caldana fu segnata anche dalla necessità di autopromozione, come evidenziato da una lettera in cui si rivolgeva ai comuni per offrire i suoi servizi come scultore, dimostrando la sua capacità di adattarsi alle dinamiche del mercato artistico del tempo. Questa pratica era comune tra gli artisti dell'epoca, che dovevano spesso cercare attivamente committenze per poter realizzare le loro opere. Egisto Caldana morì nel 1961, lasciando un'eredità artistica significativa che ancora oggi può essere ammirata in molte città italiane. Le sue sculture e i suoi monumenti continuano a essere oggetto di studio e di interesse, sia per la loro qualità artistica sia per il loro valore storico e culturale. La sua opera si inserisce in un periodo di grande fermento artistico e di intensi cambiamenti sociali, riflettendo le tensioni e le aspirazioni di un'epoca in cui l'arte era intimamente legata alla vita pubblica e alla storia nazionale.