La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Pietro Calvi ( Milano 1833 - 1884 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Pietro Calvi fu uno scultore italiano di grande talento, nato a Milano nel 1833. La sua formazione artistica ebbe luogo presso l'Accademia di Brera, dove studiò sotto la guida di Giovanni Seleroni, un noto scultore dell'epoca. Questo periodo di apprendistato fu fondamentale per lo sviluppo delle sue abilità e della sua visione artistica, che si sarebbe poi manifestata nelle sue opere. Calvi si distinse per la sua capacità di lavorare con materiali diversi, in particolare il marmo e il bronzo, creando sculture che combinavano questi due elementi in maniera innovativa e spettacolare. La sua tecnica univa la tradizionale bellezza del marmo bianco con la forza espressiva del bronzo, creando contrasti visivi e tematici che catturavano l'attenzione del pubblico e della critica. Tra le sue opere più note ci sono le sculture di "Selika" e "Othello", ispirate rispettivamente ai personaggi dell'opera "L'Africaine" di Giacomo Meyerbeer e alla tragedia "Otello" di William Shakespeare. Queste sculture dimostrano la maestria di Calvi nel rappresentare figure umane con un'intensa espressività emotiva, oltre alla sua capacità di esplorare temi di razzismo e alterità attraverso la sua arte. "Selika", in particolare, rappresenta una regina africana in un momento di riflessione, con un drammatico contrasto tra il marmo bianco del suo abbigliamento e il bronzo scuro del suo volto e delle sue mani, che tengono delicatamente dei fiori velenosi. Le sculture di Calvi furono esposte in numerose mostre e fiere internazionali, tra cui l'Esposizione di Parma del 1870 e la Royal Academy di Londra, ricevendo ampi riconoscimenti per la loro originalità e per la profondità emotiva che riuscivano a trasmettere. L'artista contribuì anche ai programmi scultorei della Galleria Vittorio Emanuele e del Duomo di Milano, lasciando un'impronta duratura nel panorama artistico italiano. Oltre al suo lavoro come scultore, Calvi ebbe un interesse per l'etnografia, che influenzò la scelta dei soggetti delle sue opere e il modo in cui li rappresentava. Questo aspetto della sua arte, insieme alla sua tecnica innovativa, lo distingue come una figura di spicco nella scultura del XIX secolo. Pietro Calvi morì nel 1884, lasciando un'eredità artistica di grande valore. Le sue sculture continuano a essere ammirate e studiate per la loro bellezza, la loro complessità tecnica e il loro impatto emotivo. La sua capacità di fondere insieme materiali diversi e di esplorare temi profondi attraverso la forma scultorea lo rende un artista unico nel suo genere, la cui opera continua a ispirare e a emozionare. La recente acquisizione della scultura "Selika" da parte del Saint Louis Art Museum dimostra l'importanza duratura delle opere di Calvi nel contesto artistico contemporaneo. Questa acquisizione non solo arricchisce la collezione del museo ma offre anche al pubblico l'opportunità di riscoprire un artista che, attraverso la sua arte, ha esplorato questioni di identità, alterità e umanità con una sensibilità e una profondità che rimangono attuali.