La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Ulisse Cambi ( Firenze 1807 - 1895 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Ulisse Cambi, nato a Firenze il 22 settembre 1807, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del XIX secolo, specialmente in Toscana. Figlio dello scultore Pietro Cambi, Ulisse ha intrapreso il cammino artistico fin dalla giovane età, dimostrando un talento precoce che lo ha portato a studiare presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze. La sua formazione non si è limitata alla sua città natale; infatti, ha trascorso quattro anni a Roma, dove ha approfondito le sue conoscenze e ha affinato le sue abilità sotto l'influenza dell'ambiente artistico romano. Dopo il ritorno a Firenze, Cambi ha attraversato un periodo professionale difficile, ma grazie alla sua determinazione e al suo talento, è riuscito a inserirsi nell'ambiente artistico fiorentino. La sua carriera ha preso una svolta significativa quando è diventato professore di scultura presso l'Accademia di Belle Arti, la stessa istituzione che lo aveva formato. In questo ruolo, ha influenzato numerosi artisti italiani, tra cui Giovanni Dupré da Siena e Giorgio Ceragioli, attivo principalmente in Piemonte. Cambi è noto per il suo stile neoclassico, che ha saputo adattare e rinnovare attraverso l'inserimento di elementi naturalistici, influenzato dal "verissmo" o naturalismo popolare nella scultura italiana grazie a Lorenzo Bartolini. Tra le sue opere più significative si annoverano le statue di Benvenuto Cellini per il cortile al piano terra degli Uffizi; un monumento a Carlo Goldoni situato davanti al Ponte alla Carraia nel quartiere di Santa Maria Novella a Firenze; e la monumentale fontana situata in Piazza Duomo a Prato. Le sue opere funerarie, come il monumento dedicato al pittore Giuseppe Sabatelli nella Basilica di Santa Croce a Firenze, sono state particolarmente apprezzate per la loro grazia e naturalismo. Ulisse Cambi ha anche realizzato un monumento a Francesco Burlamacchi per il Piazzale San Michele a Lucca. Durante gli ultimi anni della sua vita, il movimento artistico realista prevalente ha reso il suo stile neoclassico considerato antiquato, allontanando da lui il favore della critica d'arte. Nonostante ciò, Cambi ha continuato a lavorare nel suo studio a Firenze fino alla sua morte, avvenuta nella stessa città il 7 aprile 1895, all'età di 87 anni. Tra le sue opere più note vi è "Dafni e Cloè", completata nel 1834, che rappresenta l'amore dolce e innocente tra un pastore e una pastorella, tratto dal romanzo omonimo del II secolo di Longo. Quest'opera, conservata nel Palazzo Pitti, riflette perfettamente lo stile di Cambi, che unisce il neoclassicismo a un naturalismo temperato. Altre versioni di questo modello sono note e illustrate da Alfonso Panzetta, dimostrando l'importanza e la popolarità di questa tematica nell'opera di Cambi. Cambi ha anche esplorato temi mitologici e storici, come dimostrato dalla sua statua "Aconzio scrive il nome dell'amata Cidippe", eseguita a Roma come saggio del secondo anno di Pensionato. Questa opera rivela l'interesse di Cambi per lo stile di Tenerani e fa riferimento al "Fauno con flauto" del 1823, ora conservato al Museo di Roma di palazzo Braschi. La vita e l'opera di Ulisse Cambi sono state oggetto di numerosi studi e pubblicazioni, che ne hanno esplorato l'influenza e il contributo alla scultura italiana del XIX secolo. Nonostante le sfide e i cambiamenti nel gusto artistico, Cambi ha mantenuto un ruolo di primo piano nel panorama artistico italiano, lasciando un'eredità di opere che continuano a essere ammirate e studiate.