La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Archimede Campini ( Forl� 1884 - Palermo 1950 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Archimede Campini fu uno scultore italiano di rilevante importanza, nato a Forlì l'8 marzo 1884 e deceduto a Palermo nel 1950. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la storia culturale e artistica della Sicilia, in particolare con la città di Palermo, dove Campini trascorse gran parte della sua carriera. Campini ricevette la sua formazione iniziale a Forlì, ma fu a Palermo che la sua carriera artistica prese una svolta decisiva. In questa città, infatti, si trasferì per insegnare all'Accademia di Belle Arti, dove ebbe modo di influenzare e formare generazioni di scultori. Tra i suoi allievi più noti, si annoverano figure di spicco come Antonio Ugo, con il quale Campini condivise anche l'insegnamento presso la stessa Accademia. La sua opera si caratterizza per un profondo idealismo e una visione artistica che può essere definita visionaria. Campini era noto per la sua capacità di infondere nelle sue sculture un senso di movimento e di vita, che trasformava il marmo e il gesso in opere vibranti di emozioni e significati. La sua maestria nel modellare le forme gli permise di esprimere attraverso la scultura un linguaggio artistico personale e distintivo. Tra le opere più significative di Campini, si ricorda il busto di Francesco Lojacono, un importante pittore paesaggista siciliano, che testimonia la capacità dell'artista di catturare non solo le fattezze fisiche ma anche l'essenza spirituale del soggetto ritratto. Altre opere di rilievo includono la sua Pietà nella chiesa della Magione a Palermo, che rivela la profondità della sua espressione religiosa e la sua abilità nel trasmettere sentimenti di compassione e devozione. Campini fu anche un appassionato collezionista di costumi dell'epoca, un interesse che riflette la sua attenzione per la storia e la cultura del suo tempo. Questa passione si manifestò nella sua partecipazione a mostre e progetti che miravano a preservare e celebrare il patrimonio culturale siciliano. La sua opera fu riconosciuta e apprezzata non solo in Italia ma anche all'estero, e le sue sculture furono esposte in numerose mostre e collezioni. La sua dedizione all'insegnamento e la sua influenza come educatore furono altrettanto significative quanto la sua produzione artistica. Campini fu un punto di riferimento per molti giovani artisti, ai quali trasmise non solo le tecniche scultoree ma anche un approccio filosofico e concettuale all'arte. La sua visione dell'arte come mezzo di espressione personale e di ricerca interiore ha lasciato un'impronta indelebile sui suoi studenti e sul panorama artistico siciliano. Nel corso della sua carriera, Campini si distinse per la sua capacità di lavorare con diversi materiali, tra cui il marmo e il gesso, e per la sua abilità nel creare opere che spaziavano dal realismo alla rappresentazione allegorica. La sua produzione artistica rifletteva un'ampia gamma di influenze, dalla tradizione classica all'arte moderna, e dimostrava una profonda comprensione della forma e della composizione. La sua scomparsa nel 1950 lasciò un vuoto nel mondo dell'arte siciliana, ma il suo lascito continua a vivere attraverso le sue opere e il ricordo dei suoi studenti e colleghi. Archimede Campini rimane una figura emblematica della scultura italiana del primo Novecento, un artista che con la sua opera ha contribuito a definire l'identità culturale della Sicilia e a ispirare le future generazioni di scultori.