La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Carlo Caniggia ( San Michele di Alessandria 1802 - Roma 1852 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Carlo Caniggia fu uno scultore italiano del XIX secolo, nato a San Michele di Alessandria nel 1802 e deceduto a Roma nel 1852. La sua vita e la sua opera si inseriscono nel contesto del neoclassicismo, movimento artistico che cercava di rievocare l'antichità classica, sia greca che romana, attraverso un'arte caratterizzata da un rigore formale e da un ideale di bellezza assoluta. La formazione di Caniggia avvenne a Roma, dove studiò con gli scultori neoclassici Felice Festa, originario di Torino, e Carlo Finelli, di Carrara, entrambi seguaci di Antonio Canova, il più celebre esponente del neoclassicismo scultoreo. Questo periodo di apprendistato permise a Caniggia di assimilare le tecniche e gli ideali estetici del neoclassicismo, che avrebbero poi caratterizzato tutta la sua produzione artistica. Durante la sua carriera, Caniggia svolse la sua attività principalmente in Piemonte, in particolare a Torino, ma anche a Madrid, dove soggiornò per un certo periodo eseguendo busti e ritratti e divenendo membro dell'Accademia artistica locale. Successivamente, si trasferì a Roma, dove diresse lo Stabilimento artistico di Santa Maria degli Angeli, un'istituzione dedicata alla promozione delle arti. Le opere di Caniggia sono presenti in diverse città italiane, testimoniando la sua abilità nel ritratto e nella scultura monumentale. Ad Alessandria, sua città natale, si possono ammirare la statua in marmo di "Solone" nella Pinacoteca civica, il "Ritratto di Giovanni Migliara" e il rilievo "Alessandria e le belle Arti" nel Palazzo del Municipio. Altre sue opere si trovano nel Castello Reale di Racconigi e nel Castello di Agliè, dove sono custoditi i busti di Carlo Denina e di Antonio Coppi. A Torino, nella Chiesa della Gran Madre di Dio, è presente la sua statua di Amedeo Quinto, mentre nel Palazzo Reale si trova la statua del Principe Eugenio di Savoia. Infine, a Roma, nella Chiesa di Santo Stanislao dei Polacchi, Caniggia eresse il monumento funebre a Giacomo Raffaelli. La produzione artistica di Caniggia si caratterizza per la ricerca di un equilibrio tra l'ideale di bellezza classica e la rappresentazione realistica dei soggetti. Le sue sculture mostrano una grande attenzione ai dettagli anatomici e un'abilità nel catturare l'espressione e il carattere dei ritratti, elementi che conferiscono alle sue opere una vivacità e una presenza immediata. Nonostante la sua morte prematura, avvenuta nell'agosto del 1852 a Roma, l'opera di Carlo Caniggia continua a essere apprezzata per la sua qualità e per il suo contributo al neoclassicismo italiano. La sua arte, infatti, rappresenta un importante tassello nella storia della scultura del XIX secolo, testimoniando la capacità di questo artista di interpretare e rinnovare la tradizione classica in chiave contemporanea. In conclusione, Carlo Caniggia è stato un artista di grande talento, la cui opera si inserisce a pieno titolo nel panorama artistico del neoclassicismo italiano. La sua abilità nel ritratto e nella scultura monumentale, unita alla profonda conoscenza dell'antichità classica, hanno fatto di lui uno degli scultori più rappresentativi del suo tempo, la cui eredità continua a essere celebrata e studiata.