La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Pietro Canonica ( Torino 1869 - Roma 1959 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Pietro Canonica nacque il 1° marzo 1869 a Moncalieri, una piccola cittadina vicino a Torino, in Italia. Fin da giovane, mostrò un notevole talento per il disegno e la scultura, tanto che all'età di soli dieci anni divenne assistente di Luca Gerosa e, un anno dopo, fu ammesso all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Qui, sotto la guida di Enrico Gamba e Odoardo Tabacchi, Canonica iniziò a formarsi come scultore, aderendo inizialmente alle tradizioni del Naturalismo, con influenze Romantiche e Rinascimentali, per poi virare verso il Realismo, senza mai concedersi alle tendenze artistiche più avanguardistiche del XX secolo. La sua carriera artistica prese il via molto presto: a soli quindici anni lavorava già come assistente di un fabbricante di lapidi, creando figurine di angeli. Nel 1886, aprì il suo studio e ottenne i primi riconoscimenti con opere come l'Orfanella per il cimitero di Mondovì. Le sue opere furono esposte per la prima volta al pubblico in una mostra, dove una delle sue statue fu acquistata dal re italiano Umberto I. Questo successo precoce fu solo l'inizio di una lunga e illustre carriera. Canonica divenne rapidamente popolare a Torino, e già all'età di vent'anni era un artista affermato. Negli anni successivi, creò dozzine di lapidi, rilievi, statue e monumenti monumentali. La sua fama crebbe ulteriormente quando, nel 1892, fu incluso nella commissione per il miglior design del monumento a Re Vittorio Emanuele II. L'anno seguente, partecipò alla sua prima mostra internazionale a Parigi, segnando l'inizio del suo riconoscimento in tutta Europa. Nel 1910, Canonica si trasferì a Venezia, dove gli fu offerta la cattedra di scultura presso l'Accademia di Belle Arti locale. Dopo dodici anni, si trasferì a Roma, dove continuò la sua carriera accademica come capo del dipartimento presso l'Accademia di Belle Arti. Durante la sua vita, Canonica dedicò oltre quarant'anni all'insegnamento, formando generazioni di artisti. Oltre alla scultura, Canonica era anche un appassionato di musica, componendo numerose opere, tra cui opere liriche, poemi sinfonici e tragedie. Tra le sue opere musicali più note ci sono "La sposa di Corinto", "Miranda", "Enrico di Mirval, ovvero Amore è vita", "Medea" e "Sacra Terra". Nel corso della sua carriera, Canonica ricevette commissioni da aristocratici italiani e stranieri e corti europee, creando ritratti e opere commemorative. Tra le due guerre mondiali, realizzò numerosi monumenti all'estero, celebrando figure storiche come Mustafa Ataturk, Re Faisal I di Iraq, Simon Bolívar e Ismail Pasha. Nel 1937, Canonica stipulò un accordo insolito con il comune di Roma: in cambio della concessione a vita di un antico palazzo abbandonato del XVI secolo nella zona di Villa Borghese, promise di donare tutte le sue opere alla città dopo la sua morte. A sue spese, ristrutturò l'edificio, trasformandolo nella sua casa e studio. Oggi, questo edificio ospita il Museo Pietro Canonica. Pietro Canonica morì l'8 giugno 1959 a Roma, all'età di 90 anni, lasciando un'eredità artistica di inestimabile valore. La sua vita e il suo lavoro sono commemorati nel Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, dove è possibile ammirare una vasta collezione delle sue opere, dalle piccole sculture ai grandi monumenti, che testimoniano la sua maestria e il suo contributo all'arte italiana e internazionale.