La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Carmelo Cappello ( Ragusa 1912 - Milano 1996 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Carmelo Cappello, nato a Ragusa nel 1912 e scomparso a Milano nel 1996, è stato uno scultore italiano di rilevanza internazionale, la cui opera ha attraversato diverse fasi, evolvendosi da una rappresentazione figurativa a una astrazione formale. La sua vita e la sua arte sono state segnate da un costante impegno verso l'innovazione e la sperimentazione, rendendolo una figura di spicco nel panorama artistico del XX secolo. Cappello iniziò il suo percorso artistico molto presto, frequentando l'Istituto d'Arte di Comiso, dove diede vita ai suoi primi esperimenti di scultura. La sua formazione proseguì a Roma, dove lavorò come apprendista nello studio di Ettore Colla, e successivamente a Milano, dove frequentò i corsi serali al Castello Sforzesco. Una borsa di studio gli permise di seguire i corsi di Arturo Martini e Marino Marini all'Istituto Superiore d'Arte di Monza, due figure chiave che influenzarono profondamente il suo approccio alla scultura. Nel 1938, Cappello esordì come scultore organizzando la sua prima personale presso la Galleria Bragaglia di Roma, esponendo l'opera "Il Freddoloso", che segnò il suo ingresso nella scultura italiana contemporanea. Questo periodo fu caratterizzato da un linguaggio interessato alla rappresentazione drammatica del corpo umano, influenzato dalle lezioni di Martini e Marini. Tuttavia, la sua arte subì una svolta significativa a partire dalla metà degli anni Cinquanta, quando, influenzato dall'incontro con l'opera di Henry Moore alla Biennale di Venezia del 1948, iniziò a orientarsi verso l'astrattismo, abbandonando progressivamente la figura umana per esplorare forme più astratte e dinamiche. La scultura di Cappello acquisì così un risvolto astrattista, caratterizzato da linee sottili e curve, che gli permise di raggiungere un successo internazionale, con mostre a Parigi, Madrid, Monaco e la partecipazione alla Documenta di Kassel nel 1959. Durante gli anni Ottanta e Novanta, le sue sculture in acciaio iniziarono a popolare gli spazi pubblici di diverse città, tra cui Gibellina, Milano e Ragusa, testimoniando la sua capacità di dialogare con l'ambiente urbano attraverso opere di grande impatto visivo. Nel corso della sua carriera, Cappello sperimentò con diversi materiali, passando dal bronzo e l'alluminio all'acciaio, che gli permise di creare evoluzioni dinamiche e circolari. La sua ricerca artistica fu riconosciuta e celebrata attraverso numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio internazionale d'arte liturgica alla XXIX Biennale di Venezia e la nomina ad Accademico di San Luca. La sua opera è stata oggetto di numerose mostre personali e collettive, sia in Italia che all'estero, e le sue sculture sono presenti in collezioni pubbliche e private di rilievo internazionale. Un anno prima della sua morte, nel 1995, si inaugurò a Ragusa la Civica Raccolta Cappello, frutto di una donazione dell'artista stesso, e contestualmente nacque l'Archivio Cappello, dedicato alla catalogazione delle sue opere. Carmelo Cappello lascia un'eredità artistica di grande valore, caratterizzata da un costante impegno verso l'esplorazione formale e la sperimentazione materica. La sua opera continua a essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni di artisti e rimane un punto di riferimento fondamentale per lo studio della scultura del XX secolo.