La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Rinaldo Carnielo ( Boscomotella-Biadone 1853 - Firenze 1910 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Rinaldo Carnielo, nato l'11 febbraio 1853 a Biadene, nella provincia di Treviso, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del suo tempo. La sua vita, segnata da un'infanzia in una famiglia di umili origini, si è svolta principalmente a Firenze, dove si è trasferito in adolescenza e dove ha poi trascorso la maggior parte della sua carriera artistica fino alla morte, avvenuta il 17 agosto 1910. Carnielo ha iniziato il suo percorso formativo presso un istituto tecnico a Padova, ma ben presto ha abbandonato questa strada per dedicarsi completamente all'arte. Si è iscritto all'istituto di design fondato da Pietro Selvatico e, successivamente, ha studiato scultura per un anno presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida di Aristodemo Costoli. Questo periodo di formazione è stato cruciale per lo sviluppo del suo stile e della sua tecnica. Nonostante l'apertura di uno studio personale, Carnielo ha incontrato difficoltà nel ricevere commissioni, trovandosi in condizioni di indigenza. Tuttavia, grazie all'incoraggiamento di Giovanni Duprè, un artista più anziano, ha ottenuto uno studio presso l'accademia e ha creato la sua opera "Dying Mozart". Questa statua è stata esposta all'Esposizione di Parigi del 1878, dove ha ricevuto un'accoglienza generalmente positiva, nonostante le critiche locali fossero meno favorevoli. Nonostante le opinioni contrastanti, il successo dell'opera ha portato a numerose commissioni private e al successo finanziario. Tra le opere più significative di Carnielo vi sono "Tenax Vitae", che rappresenta una lotta tra la morte scheletrica e un giovane uomo, e "A capuchin imploring death as a boon from God" (Dio non posso pregare), che esplorano temi macabri e riflettono la sensibilità dell'artista verso la morte e il trascendente. Alcune delle sue opere presentano figure organiche chimere, e ha continuato a creare grandi e piccole opere in bronzo. Carnielo è stato un esponente di spicco della statuaria celebrativa di fine Ottocento, unendo realismo e simbolismo e promuovendo a Firenze un linguaggio artistico d'avanguardia di apertura europea. Ha partecipato a importanti esposizioni internazionali e ha mantenuto stretti rapporti sia con l'ambiente dei macchiaioli, di cui era amico e appassionato collezionista, sia con la cosmopolita società fiorentina dell'epoca. La sua collezione personale comprendeva sia opere trecentesche sia dipinti di Macchiaioli come Signorini, Lega e Fattori. Carnielo è stato anche Professore corrispondente dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, riconoscimento della sua statura nel mondo accademico e artistico. La Galleria Rinaldo Carnielo, situata nella palazzina in stile Liberty che fu la casa-studio dell'artista, ospita oltre trecento sculture e alcuni dipinti realizzati da pittori contemporanei a Carnielo, quali Silvestro Lega, Michele Gordigiani e Arturo Calosci. Questa raccolta è un'importante testimonianza dell'opera di Carnielo, che riflette l'intrecciarsi delle diverse correnti artistiche che hanno caratterizzato la scultura italiana del secondo Ottocento. La Galleria, acquisita in proprietà dal Comune di Firenze nel 1957 grazie al lascito del figlio dello scultore Enzo Carnielo, è stata temporaneamente chiusa al pubblico nell'ottobre 2015. La facciata della palazzina presenta varie iscrizioni, tra cui un busto dell'artista con l'iscrizione "Non ominis moriar" e uno scritto che afferma "Onorate l'arte che è vita della vita", sottolineando l'importanza che Carnielo attribuiva all'arte. La vita e l'opera di Rinaldo Carnielo sono state oggetto di valutazioni contrastanti sia durante la sua vita sia postume. Alcuni lo hanno deriso come misantropo, mentre altri hanno percepito un artista più complesso, che non comprendeva l'umanità allegra e spensierata. La sua arte, spesso incentrata sulla morte, era in netto contrasto con la sua personalità di uomo sano e mite, sebbene serio e profondamente dedicato alla sua arte. Le valutazioni su Carnielo continuano ad evolversi, e la sua figura rimane enigmatica per molti.