La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Bartolomeo Carrea ( Gavi Ligure 1764 - Genova 1839 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Bartolomeo Carrea fu uno scultore italiano nato a Gavi, nella provincia di Alessandria, il 29 marzo 1764, e morto a Genova l'8 gennaio 1839. La sua vita e la sua opera si inseriscono nel contesto artistico di fine Settecento e inizio Ottocento, un periodo di transizione tra il Barocco, il Neoclassicismo e le prime avvisaglie del Romanticismo. Carrea fu attivo principalmente in Liguria e nell'Oltregiogo genovese, contribuendo significativamente al panorama artistico di queste aree. La formazione di Carrea iniziò a Genova, dove studiò scultura sotto la guida di Nicolò Traverso presso l'Accademia Ligustica di Belle Arti. Questo periodo di apprendistato fu fondamentale per lo sviluppo delle sue competenze tecniche e per la sua sensibilità artistica, che si sarebbe poi espressa nelle sue opere. L'Accademia Ligustica, fondata nel 1751, era un importante centro di formazione e di promozione delle arti in Liguria, e fornì a Carrea l'opportunità di immergersi in un ambiente ricco di stimoli e di confrontarsi con altri artisti. Nel corso della sua carriera, Carrea si distinse per la realizzazione di opere che spaziavano dalla scultura religiosa a quella funeraria, dai monumenti pubblici alle decorazioni architettoniche. La sua abilità nel maneggiare materiali diversi, come il marmo, il bronzo e il legno, gli permise di esprimere al meglio la sua versatilità artistica. Le sue sculture si caratterizzano per una ricerca dell'equilibrio tra l'ideale classico di bellezza e la rappresentazione realistica dei soggetti, in linea con i principi del Neoclassicismo, che in quel periodo stava guadagnando sempre più consenso come reazione all'ornamentazione eccessiva del Barocco. Tra le opere più significative di Carrea, si ricordano quelle realizzate per chiese e cimiteri, dove l'artista esprimeva al meglio la sua capacità di infondere nei marmi un senso di profonda spiritualità e di commovente umanità. Le sue sculture funerarie, in particolare, sono testimonianza della sua abilità nel rappresentare il dolore e la speranza con una sensibilità che tocca l'animo dello spettatore. Carrea fu anche attivo nel campo della decorazione architettonica, contribuendo alla realizzazione di facciate, interni di palazzi e chiese con opere che dimostrano la sua maestria nel creare composizioni armoniose, in grado di integrarsi perfettamente con l'architettura circostante. La sua opera si inserisce così in quel processo di rinnovamento e di arricchimento del patrimonio artistico e culturale genovese e ligure che caratterizzò il periodo tra il XVIII e il XIX secolo. Nonostante la sua importanza nel panorama artistico dell'epoca, la figura di Bartolomeo Carrea non ha ricevuto la stessa attenzione riservata ad altri scultori del suo tempo. Tuttavia, il suo contributo rimane fondamentale per comprendere l'evoluzione della scultura in Liguria e in Italia in un periodo di grandi cambiamenti culturali e sociali. La morte di Carrea, avvenuta a Genova l'8 gennaio 1839, segnò la fine di una carriera ricca di successi e di riconoscimenti. Oggi, le sue opere sono conservate in musei, chiese e spazi pubblici, dove continuano a testimoniare il talento e la sensibilità di uno degli scultori più rappresentativi del suo tempo. La sua eredità artistica vive non solo nelle sue creazioni ma anche nel ricordo di coloro che, ancora oggi, ammirano la sua capacità di dare forma alla bellezza e all'emozione.