La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giuseppe Chiattone ( Lugano 1863 - 1954 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giuseppe Chiattone, nato il 21 marzo 1863 a Lugano, è stato uno scultore e pittore svizzero, membro di una famiglia che ha lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico del suo tempo. Ultimogenito di Andrea e Carolina Demicheli, Giuseppe crebbe in un ambiente familiare intriso di arte, con il fratello maggiore Antonio, anch'egli scultore, e il nipote Mario, che avrebbe seguito le orme familiari diventando un architetto di rilievo. Giuseppe iniziò il suo percorso artistico sotto la guida del fratello Antonio, con cui collaborò nella realizzazione di numerose opere funerarie, firmando le prime creazioni con la dicitura "F.lli Chiattone". Questa fase iniziale della sua carriera fu caratterizzata da un'attività principalmente concentrata sulla produzione di monumenti funebri, che riflettevano il gusto verista e accademico dell'epoca. Tuttavia, Giuseppe non si limitò a seguire le orme del fratello, ma cercò presto di sviluppare un linguaggio artistico personale. Negli ultimi anni del XIX secolo, Giuseppe decise di esplorare nuove direzioni artistiche, distanziandosi dal realismo accademico per abbracciare le correnti simboliste e secessioniste che stavano emergendo nel panorama artistico europeo. Questa evoluzione si manifestò in opere caratterizzate da un rinnovato trattamento dei volumi e da una nuova monumentalità, come dimostrato dal "Monumento Cimitero di Lugano", che combinava suggestioni classiche con elementi preraffaelliti e secessionisti. La sua ricerca artistica fu influenzata da figure chiave dell'arte europea dell'epoca, tra cui Giovanni Segantini, Gaetano Previati e Pierre Puvis de Chavannes, le cui opere contribuirono a definire il suo stile personale. Giuseppe Chiattone si distinse per la capacità di integrare queste influenze in un linguaggio scultoreo che manteneva una forte identità personale, come evidenziato nei suoi monumenti sepolcrali realizzati nei primi anni del Novecento. La tragedia della prima guerra mondiale offrì a Giuseppe l'opportunità di esprimere il suo impegno civile attraverso l'arte. Il monumento "L’agonia del fiero Belgio", realizzato nel 1915, riflette la profondità del suo coinvolgimento emotivo e la sua capacità di trasmettere messaggi potenti attraverso la scultura. Oltre alla sua attività come scultore, Giuseppe Chiattone si dedicò anche alla pittura, soprattutto negli anni successivi alla sua carriera, esplorando la vena simbolista che aveva caratterizzato la sua produzione scultorea. Questa fase della sua vita artistica fu segnata dalla realizzazione di diversi pastelli che dimostrano la sua abilità nel maneggiare anche i mezzi pittorici. Giuseppe Chiattone morì a Lugano il 2 febbraio 1954, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera è stata oggetto di studi e pubblicazioni che hanno contribuito a riscoprire e valorizzare il suo contributo al panorama artistico svizzero e internazionale. La sua capacità di sintetizzare influenze diverse in un linguaggio scultoreo personale e distintivo lo rende una figura di spicco nella storia dell'arte ticinese tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento. La collaborazione con il fratello Antonio e la successiva ricerca di una propria identità artistica riflettono la complessità e la ricchezza del percorso di Giuseppe Chiattone. La sua opera, che spazia dalla scultura alla pittura, testimonia un artista profondamente radicato nella sua terra d'origine, ma al tempo stesso aperto alle correnti artistiche che animavano l'Europa del suo tempo. La sua eredità continua a essere una fonte di ispirazione e di studio per gli appassionati d'arte e per i ricercatori interessati alla storia dell'arte svizzera e internazionale.