La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Guglielmo Ciani ( Castrocaro 1817 - Perugia 1890 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Guglielmo Ciani fu uno scultore italiano del XIX secolo, la cui vita e opera si inseriscono nel contesto artistico e culturale di un'Italia in pieno fermento risorgimentale e post-unitario. Nato il 20 maggio 1817 a Castrocaro Terme, all'epoca parte dello Stato Pontificio e oggi in provincia di Forlì-Cesena, Ciani si formò artisticamente sotto la guida di Lorenzo Bartolini a Firenze, uno dei più importanti scultori dell'epoca, noto per il suo approccio naturalistico alla scultura. La formazione presso la bottega di Bartolini permise a Ciani di sviluppare una solida base tecnica e una sensibilità artistica che lo avrebbero accompagnato per tutta la vita. La scultura di Bartolini, infatti, era caratterizzata da un realismo attento alla rappresentazione fedele del soggetto, spesso ispirato alla classicità ma interpretato con un linguaggio moderno e personale, elementi che si ritrovano anche nelle opere di Ciani. Dopo la morte del suo maestro, Ciani continuò la sua carriera artistica, assumendo nel 1853 la cattedra di scultura all'Accademia di Belle Arti di Perugia, dove insegnò per molti anni. La sua attività didattica a Perugia contribuì a formare generazioni di scultori e a diffondere il suo stile e la sua visione artistica. Le opere di Ciani sono caratterizzate da una forte componente naturalistica e da un'attenzione alla rappresentazione emotiva dei soggetti. Tra i suoi lavori più noti, si annoverano le decorazioni scultoree dello Stipo della Corona, conservato nella Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti a Firenze. Questo capolavoro di ebanisteria, progettato dal pittore perugino e decorato da Alessandro Monteneri e dallo stesso Ciani per la parte scultorea, è un esempio della sua abilità nel combinare l'arte della scultura con altre forme di artigianato artistico. Ciani fu anche attivo nella decorazione di edifici religiosi, come dimostra la sua partecipazione ai lavori per la Basilica di San Benedetto a Norcia, dove realizzò opere di notevole bellezza. La sua produzione artistica non si limitò alla scultura, ma si estese anche alla decorazione architettonica, come testimoniato dalla sua collaborazione con Antonio Sangallo il Vecchio nella realizzazione di una fontana adiacente all'ingresso della chiesa. Nel corso della sua vita, Ciani fu testimone e partecipe degli eventi storici che portarono all'unificazione dell'Italia. Il contesto risorgimentale influenzò profondamente l'arte e la cultura del tempo, e Ciani, come molti suoi contemporanei, fu probabilmente coinvolto in questo clima di rinnovamento nazionale e di ricerca di un'identità italiana anche attraverso l'arte. Nonostante la sua attività e il suo contributo all'arte italiana dell'epoca, Ciani non raggiunse la fama di altri scultori suoi contemporanei. Tuttavia, il suo lavoro rimane un esempio significativo del naturalismo scultoreo italiano dell'Ottocento e della capacità di quest'arte di esprimere il sentimento e l'identità di un'epoca. Guglielmo Ciani morì nel 1890 a Perugia, lasciando un'eredità artistica che, sebbene non vastissima, è rappresentativa del suo tempo e del suo ambiente culturale. Le sue opere, conservate in musei e collezioni private, continuano a testimoniare la sua abilità tecnica e la sua sensibilità artistica, elementi che lo collocano degnamente nella storia dell'arte italiana.