La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Pasquale Civiletti ( Palermo 1859 - 1948 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Pasquale Civiletti fu uno scultore italiano nato a Palermo il 26 giugno 1858 e morto nella stessa città nel 1948. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con quelle del fratello maggiore Benedetto Civiletti, anch'egli scultore di grande talento e rilevanza nel panorama artistico siciliano dell'epoca. Pasquale fu allievo del fratello, da cui apprese l'arte della scultura e con cui condivise un percorso artistico che li vide protagonisti della scena culturale siciliana tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. La formazione artistica di Pasquale Civiletti avvenne principalmente sotto la guida di Benedetto, che era stato a sua volta allievo di Giovanni Duprè a Firenze e che aveva introdotto in Sicilia uno stile scultoreo che si distaccava dal neoclassicismo per avvicinarsi a un realismo più marcato. Pasquale partecipò a diverse mostre nazionali, tra cui quelle di Milano e Torino, dove ebbe modo di esporre le sue opere e di farsi conoscere al di fuori dell'ambito locale. L'attività artistica di Pasquale Civiletti fu soprattutto incentrata sulla ritrattistica, genere nel quale conseguì lusinghieri successi grazie alla sua capacità di riprodurre il soggetto con vivacità, somiglianza e scavo psicologico. Tra i suoi ritratti più noti si annoverano i busti del giureconsulto Vincenzo Errante nella Chiesa di S. Domenico, di Giacomo Leopardi a Villa Giulia, di Vincenzo Bellini nel Teatro Massimo, del fratello Benedetto, di Cesare Battisti al Giardino Inglese, di Michele Amato Pojero e di Nicolò Turrisi al Palazzo municipale. Pasquale Civiletti si distinse anche per la realizzazione di monumenti pubblici e sepolcrali. Tra le sue opere più significative si ricorda la statua di Giovanni Meli a piazza Lolli e il Monumento a Giuseppe Verdi a New York, inaugurato nel 1906 alla presenza di Giacomo Puccini. Quest'ultimo è circondato da quattro statue rappresentanti le opere più emblematiche del compositore: Aida, Falstaff, Otello e Forza del destino. Un suo bronzo dal titolo "I senza tetto" si trova nel giardinetto di piazza Castelnuovo a Palermo. Le opere di Pasquale Civiletti, così come quelle del fratello Benedetto, sono integrate nell'architettura e negli spazi urbani di Palermo, tanto da costituire una sorta di galleria d'arte a cielo aperto. Tuttavia, nonostante la loro importanza, molte di queste opere sono state consegnate al degrado e all'incuria, e la loro memoria sembra oggi avvolta dall'oblio. Il disinteresse da parte della storiografia, che raramente negli ultimi decenni ha dedicato attenzione alla scultura siciliana dell'Ottocento, ha contribuito a questo stato di cose. A sopperire a queste lacune è stato lo studio attento e minuzioso di Alfredo Milazzo, nipote di Pasquale, che ha ricercato negli archivi di famiglia, raccolto e organizzato materiali e documenti inediti, ricostruendo l'attività dei suoi avi e individuando opere e relazioni che vedono i due scultori inserirsi a pieno titolo tra gli esponenti più significativi della cultura artistica del tempo. L'ampio e accurato studio di Giuseppe Cipolla, corredato da schede critiche e da una ricca documentazione iconografica e documentaria, ha delineato il quadro generale del sistema dell'arte tra Otto e Novecento in Sicilia e il valore che la scultura rivestì nella progettazione urbana, così come anche il proficuo rapporto che i due scultori ebbero con architetti come Giuseppe Damiani Almeyda ed Ernesto Basile, contribuendo in maniera determinante a configurare il volto di Palermo a cavallo tra i due secoli. La figura di Pasquale Civiletti, così come quella del fratello Benedetto, rappresenta un importante capitolo della storia dell'arte siciliana, un esempio di come il talento e la dedizione possano lasciare un segno indelebile nel tessuto culturale di una città. La loro eredità artistica continua a vivere nelle opere che ancora oggi arricchiscono Palermo, testimonianza di un'epoca e di un'estetica che hanno contribuito a definire l'identità visiva della città.