La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giovanni Collina ( Faenza 1820 - 1893 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giovanni Collina, noto anche con l'aggiunta di Graziani al cognome, è stato un artista e decoratore italiano nato a Faenza nel 1762 e deceduto nel 1835. Figlio dell'incisore e plasticatore Giuseppe Ballanti, Giovanni Collina ha dato vita, insieme al fratello Francesco, alla bottega "Ballanti Graziani", che in seguito fu acquisita dal genero di Francesco, Giovanni Collina, che aggiunse Graziani al suo cognome. La sua formazione artistica iniziò sotto la guida del padre, ma fu un viaggio a Roma nel 1824, ospiti del pittore Tommaso Minardi, a segnare una svolta significativa nel suo stile, portandolo verso una maggiore naturalezza e raffinatezza nelle sue opere. Questo cambiamento si riflette nelle numerose commissioni che ricevette per decorare i principali palazzi romagnoli dell'epoca, tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX. Collina si distinse per la sua abilità nel modellare stucchi e statue, lasciando un'impronta indelebile in diversi edifici storici. Tra le sue opere più note, si ricordano gli stucchi realizzati nel Palazzo Manzoni e nel Palazzo dell'Antico Ospedale (o Palazzo del Merenda) a Forlì, dove spicca la statua della Carità, situata all'angolo in alto a destra del palazzo. Nel Palazzo Sirotti Gaudenzi di Cesena, si segnalano le decorazioni del salone raffiguranti "Le tre Grazie" e "Sacrificio pagano". Nel 1816, Collina realizzò delle sovrapporte in stucco nel Palazzo Cavina e nel Palazzo Morri a Faenza, mentre nella Villa Laderchi al Prato e in altre residenze private come Casa Morri, Casa Piani, Casa Guidi e Casa Passanti, fece opere in terracotta. La sua collaborazione con Pietro Tomba nella Cappella di San Terenzio in Cattedrale nel 1810 è un altro esempio della sua versatilità e della sua capacità di lavorare in sinergia con altri artisti. Il celebre Palazzo Milzetti di Faenza, il cui ciclo decorativo è stato diretto da Felice Giani, ospita importanti tracce dell'arte di Collina, testimoniando la sua capacità di inserirsi in progetti di più ampio respiro e di contribuire al dialogo artistico dell'epoca. Le sue opere si caratterizzavano per un modellare delicato, accompagnato da linee eleganti e composte, che si armonizzavano con la tradizione tecnica dei maiolicari. Questa fusione di tecniche e stili gli permise di creare lavori che ancora oggi sono apprezzati per la loro bellezza e per la loro importanza storica e artistica. Nonostante la sua fama e il suo contributo significativo all'arte decorativa italiana, le informazioni sulla sua vita e sul suo lavoro sono piuttosto scarse e frammentarie. Tuttavia, è indubbio che Giovanni Collina sia stato un artista di grande talento, la cui opera ha lasciato un segno indelebile nel panorama artistico italiano del suo tempo. La sua eredità artistica continua a essere studiata e apprezzata da storici dell'arte e da appassionati, e le sue opere sono conservate in diversi musei e collezioni private. La sua capacità di combinare la tradizione con l'innovazione e la sua maestria nell'uso di materiali come lo stucco e la terracotta lo rendono una figura di spicco nella storia dell'arte decorativa italiana.