La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Agostino Comerio ( Locate 1784 - Recoaro 1829 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Agostino Comerio fu un artista poliedrico, le cui opere spaziarono dalla pittura alla scultura, fino all'incisione. Nato il 12 maggio 1784 a Locate, vicino a Como, in una famiglia di artisti, suo padre Filippo Comerio era un pittore milanese e sua madre Lauretana Benini proveniva da Faenza. Agostino iniziò il suo apprendistato artistico sotto la guida del padre, imparando le basi dell'arte pittorica che avrebbe poi sviluppato e perfezionato nel corso della sua vita. Nel 1800, Comerio si trasferì a Milano per frequentare l'Accademia di Belle Arti, dove ebbe l'opportunità di affinare le sue tecniche e di esplorare nuove forme espressive. La sua formazione artistica fu ulteriormente arricchita da un soggiorno a Roma tra il 1803 e il 1805, dove studiò pittura grazie al patrocinio del Cardinale Dugnani. Durante questo periodo, vinse il primo premio all'Accademia del Campidoglio, allora diretta dal celebre scultore Antonio Canova. Nel 1806, ottenne una borsa di studio governativa che gli permise di continuare i suoi studi. Dopo il suo ritorno in Lombardia nel 1810, Comerio iniziò a lavorare come scultore, realizzando alcune statue per il Duomo di Milano. La sua abilità come disegnatore gli valse l'incarico a Mantova da parte del generale Miollis per disegnare le opere di Giulio Romano, e fu anche coinvolto nella creazione di modelli per una grande scultura in bronzo per la chiesa di Sant'Andrea, che tuttavia non fu mai fusa. Nel 1814, Comerio viaggiò a Parigi e Londra, ampliando ulteriormente la sua esperienza e la sua esposizione alle correnti artistiche europee. Al suo ritorno a Verona, decorò gli appartamenti di diverse famiglie nobili, tra cui il Conte Erbisti e il Marchese Giovanni Pindemonte. Le sue incisioni, tra cui la Cavalcata di Clemente VII e Carlo V di Brusasorci, dimostrano la sua maestria anche in questo campo. Comerio continuò a ricevere commissioni in varie città, tra cui Vicenza, Milano e altre località lombarde. Lavorò a fresco nella chiesa di San Satiro a Milano e nel Santuario della Madonna della Bocciola ad Ameno, vicino al Lago d'Orta. Nel 1823, espose una tela raffigurante l'Edipo cieco in esilio, seguita nel 1824 dalla Morte di Raffaello, opere che furono acquistate da mecenati russi. Nel 1827, Comerio fu nominato professore di elementi figurativi all'Accademia Braidense, succedendo a Domenico Aspari. L'anno successivo, intraprese studi su L'Ultima Cena di Leonardo Da Vinci. Oltre all'insegnamento, fu membro di varie commissioni valutative nel settore industriale. Nonostante la sua salute fosse compromessa da una cardiopatia, iniziò a progettare e a realizzare affreschi per la cupola della chiesa di San Sebastiano a Milano, opera di Pellegrino Tibaldi. Agostino Comerio fu anche un ritrattista di talento, come dimostra il suo ritratto dell'Imperatrice Maria Teresa. La sua produzione artistica includeva altresì diversi altari, e il suo stile era caratterizzato da elementi neoclassici, che si mescolavano con influenze di altre correnti artistiche del tempo. La sua vita fu segnata da un incessante impegno artistico e da una costante ricerca di nuove forme espressive. Comerio morì il 5 agosto 1834, lasciando un'eredità di opere che ancora oggi sono apprezzate per la loro qualità e per il contributo che hanno dato alla storia dell'arte italiana. La sua figura è stata oggetto di studi e riconoscimenti postumi, e le sue opere sono conservate in varie collezioni e musei, testimoniando la sua abilità e la sua importanza nel panorama artistico del suo tempo.