La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore GiovanBattista Comolli ( Valenza 1775 - Milano 1830 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giovanni Battista Comolli fu uno scultore italiano di rilievo, nato il 19 febbraio 1775 a Valenza, in provincia di Alessandria. Figlio di Giovanni e Giuseppina Frasta, Comolli venne registrato alla parrocchia di S. Maria Maggiore nella sua città natale. La sua formazione artistica iniziò a Milano, dove fu allievo dello scultore Giuseppe Franchi all'Accademia di Brera. Nonostante la mancanza di documenti certi sulla sua formazione, si sa che fu fortemente influenzato da Antonio Canova, uno dei massimi esponenti della scultura neoclassica. Durante il periodo della rivoluzione francese, Comolli sostenne gli ideali rivoluzionari che portarono alla breve istituzione della Repubblica Romana nel 1798. A seguito del fallimento di questa esperienza repubblicana, fu costretto a fuggire a Grenoble. Con l'evacuazione del Nord Italia da parte delle truppe austriache, si trasferì a Milano, dove nel 1800 fu nominato Conservatore dello Studio Nazionale di Scultura. Nel corso del decennio successivo, si spostò più volte nel nord Italia e a Parigi, dove aprì uno studio per busti ritrattistici. Tra le sue opere più note, si annovera una statua in gesso di dimensioni maggiori del naturale di Napoleone il Pacificatore, realizzata nel 1801. Sebbene la statua suscitò interesse, non fu commissionata in materiali più duraturi. Problemi politici lo costrinsero a spostarsi frequentemente, tornando a Grenoble e poi a Torino, dove nel 1802 completò una serie di busti di personalità come Napoleone, Jourdan, Brune e Massena per l'ateneo locale. Fu brevemente nominato professore di scultura presso l'Accademia Albertina di Torino. Dopo il 1816, si trasferì a Londra, dove, nonostante la sua precedente adorazione per Napoleone, ricevette numerose commissioni. A Londra realizzò busti di Lord Fox, del Duca di Gloucester, del Marchese di Buckingham, di Thomas Grenville e completò l'altare in marmo per la Chiesa Cattolica di St. Mary Moorfields, riconsacrata nel 1820. Intorno al 1820, fece ritorno a Milano, dove continuò a lavorare nel campo del ritratto, producendo alcune delle sue opere migliori, spesso raffigurando i suoi mecenati con brio e nobiltà. Nonostante il successo, Comolli non fu estraneo a problemi politici, che lo portarono a trascorrere un periodo in prigione e a viaggiare frequentemente in Francia. In Italia, i problemi politici lo costrinsero a spostarsi periodicamente tra le città del Nord Italia. Continuò a realizzare statuaria celebrativa e busti di Napoleone. Tra le sue opere si annoverano il famoso gruppo scultoreo di Dante e Beatrice (1813) nella Villa Melzi a Bellagio, la statua del Redentore per la cappella della Villa Melzi, il busto di Chaptal a Montpellier, il busto di Eugenio di Beauharnais a Versailles, busti di Vincenzo Monti e dell'abate Giovanni Battista Casti all'Ambrosiana di Milano, un monumento commemorativo del Trattato di Campoformio a Udine, statue per il campanile di Cagnola e per l'Arco della Pace a Urgnano, e l'Arco della Pace a Milano. Giovanni Battista Comolli morì il 26 dicembre 1831 a Milano, lasciando un'eredità artistica significativa e un'impronta indelebile nella scultura neoclassica italiana. La sua vita fu segnata da un costante impegno artistico, nonostante le turbolenze politiche dell'epoca. Le sue opere sono conservate in varie collezioni e luoghi pubblici, testimoniando la sua abilità nel catturare l'essenza del neoclassicismo e la sua capacità di ritrarre con maestria e nobiltà i suoi soggetti.