La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Vincenzo Consani ( Lucca 1818 - Firenze 1887 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Vincenzo Consani nacque a Lucca, Italia, il 24 aprile 1818, figlio di Matteo e di Beatrice Farina. Fu avviato alla scultura dal nonno materno, il pittore Giovanni Farina, segnando l'inizio di una carriera che lo avrebbe portato a diventare uno degli scultori più riconosciuti del suo tempo. Consani fu allievo di Luigi Pampaloni e divenne professore all'Accademia di Belle Arti di Firenze, un ruolo che testimonia il suo impegno nell'educazione artistica e la sua influenza nel panorama artistico dell'epoca. La sua formazione e il suo talento gli valsero presto il favore della famiglia ducale di Lucca, per la quale creò numerose opere, tra cui un'immagine dell'Immacolata Concezione per il timpano di una porta laterale della chiesa di Sant'Alessandro. Questo fu solo l'inizio di una serie di commissioni che gli permisero di esprimere la sua maestria e la sua visione artistica. Nel 1848, Consani combatté in un battaglione toscano, dimostrando il suo patriottismo e il suo impegno civile. Questa esperienza, unita alla sua formazione artistica, influenzò profondamente il suo lavoro, portandolo a creare opere che riflettevano i valori e gli ideali del suo tempo. Una delle sue opere più celebri è la statua in marmo "Vittoria", realizzata nel 1859 e conservata nel Palazzo Pitti a Firenze. Questa scultura rappresenta una figura femminile seduta su una roccia, priva delle consuete ali, una scelta che modernizza l'iconografia tradizionale della Nike di Samotracia. La "Vittoria" di Consani è dotata di attributi quali uno scudo, una spada e una corona trionfale di foglie di alloro, simboli del suo messaggio patriottico. L'opera fu un omaggio agli sforzi di unificazione dell'Italia da parte del re Vittorio Emanuele II, riflettendo l'entusiasmo di Consani per i successi conseguiti durante la seconda guerra d'indipendenza. Oltre alla "Vittoria", Consani creò numerose altre opere di rilievo, tra cui il busto di Saffo e l'Amazzone ferita, esposti rispettivamente nel Palazzo Pitti e al Quirinale. La Sala di Giove nel Palazzo Pitti ospita uno dei suoi capolavori, donato dal governo toscano a Vittorio Emanuele II nel 1867. Nel 1870, realizzò il monumento al Marchese Antonio Mazzarosa in Santa Maria Forisportam a Lucca e, nel 1873, la statua di Antonio Rosmini a Rovereto, oltre al sarcofago quasi contemporaneo con la figura giacente della Contessa Matilde in San Giovanni di Lucca. Le ultime opere di Consani includono la statua del naturalista Paolo Savi, situata nel cimitero di Pisa, una di Eugenio IV nella facciata della cattedrale di Firenze e il busto dell'architetto Emilio De Fabris all'interno della stessa cattedrale. Queste opere testimoniano la versatilità di Consani e la sua capacità di esprimersi attraverso diversi soggetti e materiali. Vincenzo Consani morì a Firenze il 29 giugno 1887, lasciando un'eredità duratura nel mondo dell'arte. La sua opera è caratterizzata da uno stile proprio e vario, che attinge alla tradizione classica pur incorporando elementi moderni e personali. Le sue sculture sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private, continuando a ispirare ammirazione e studio. La sua vita e il suo lavoro riflettono l'impegno di un artista profondamente radicato nella sua epoca, capace di trasmettere attraverso la sua arte i valori e le aspirazioni del suo tempo.