La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Fulvio Corsini ( Siena 1874 - 1938 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Fulvio Corsini è stato un artista e scultore italiano, nato a Siena nel 1874 e deceduto nel 1938. La sua vita si è svolta in un periodo di grande cambiamento culturale, tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, un'epoca in cui l'arte iniziava a esplorare nuove forme e concetti, spesso in bilico tra la tradizione e la modernità. La sua formazione artistica ebbe inizio nella bottega di famiglia, dove apprese le prime tecniche scultoree, per poi proseguire e perfezionare i suoi studi presso le prestigiose Accademie di Belle Arti di Roma e Firenze. Questo percorso gli permise di acquisire una padronanza esemplare nell'arte della scultura, lavorando con materiali diversi come il legno, la terracotta, il bronzo e il marmo. Corsini si distinse per la realizzazione di opere significative, tra cui spiccano le nuove statue dei santi Bartolomeo e Marco per la facciata del Duomo di Siena, commissionate nel 1905 come parte di un progetto ministeriale per integrare le statue mancanti. Queste opere riflettono la sua capacità di fondere elementi classici con sensibilità moderne, un tratto distintivo del suo stile artistico. Tra le sue opere più note, si conservano a Palazzo Chigi Saracini, nella Sala dei Concerti, due statue in bronzo raffiguranti "L'Armonia" e "La Melodia". Queste sculture, oltre a testimoniare la sua abilità tecnica, rivelano anche un gusto estetico raffinato e una profonda comprensione della forma e del movimento. Fulvio Corsini non fu solo un artista, ma anche un insegnante apprezzato. Rivestì il ruolo di docente presso l'Accademia di Belle Arti e l'Istituto d'Arte di Siena, dove fu anche vice direttore a partire dal 1927. La sua influenza si estese anche al di fuori dell'ambiente accademico, come dimostra la sua partecipazione ai "Premi Sanremo" per la scultura nel 1938. Le sue medaglie, esposte sia in mostre nazionali che internazionali, sono parte della collezione della Zecca Italiana, a conferma del riconoscimento del suo talento e della sua importanza nel panorama artistico dell'epoca. Corsini ebbe un ruolo significativo anche come restauratore, un'attività che gli permise di entrare in contatto con l'arte antica e di approfondire la sua conoscenza dei classici. Fu maestro e amico di Ranuccio Bianchi Bandinelli, archeologo e storico dell'arte di rilievo, che probabilmente influenzò il suo "gusto archeologico", ben visibile in alcune delle sue opere che richiamano modelli iconografici dell'arte classica greca e romana. Un esempio emblematico di questa influenza è la scultura in bronzo raffigurante un giovane suonatore di dìaulos, un'opera che evoca chiaramente l'immaginario dell'arte antica. Il soggetto, abbigliato con sandali all'antica, una corona e un gonnellino di foglie, ha il viso rivolto verso l'alto, seguendo la linea inarcata del corpo, in una posa che esprime movimento e musicalità. La base della scultura è decorata con teste di ariete, festoni di alloro e nastri, elementi che rafforzano ulteriormente il legame con la tradizione classica. Oltre alle sue sculture, Corsini si dedicò anche alla realizzazione di opere funerarie e ritratti, come testimoniato dalla lapide commemorativa che realizzò nel 1919. Questa lapide, con decorazioni vegetali lungo il perimetro, una stella a cinque punte in alto e una valva di conchiglia in basso, contiene al centro un libro aperto scolpito con l'iscrizione dei nomi dei caduti. L'opera riflette il suo stile eclettico, che dopo una partenza verista, inclinò verso un gusto più chiaramente liberty-simbolista. La sua carriera fu segnata da un'attività intensa e variegata, che lo vide impegnato nella creazione di opere di genere, monumenti ai caduti e lavori pubblici, dimostrando una versatilità e una capacità di adattamento alle diverse richieste e contesti. Fulvio Corsini lasciò un'impronta indelebile nel mondo dell'arte, non solo per le sue opere ma anche per il suo contributo come educatore e mentore di nuove generazioni di artisti. La sua eredità artistica continua a essere apprezzata e studiata, e le sue sculture rimangono testimonianze preziose di un periodo storico di grande vitalità e sperimentazione artistica.