La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Costantino Corti ( Bellusco Milanese 1823 - Milano 1873 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Costantino Corti nacque il 22 settembre 1824 a Bellusco, vicino a Milano, e si affermò come uno degli scultori più noti del suo tempo. La sua vita fu segnata da un'intensa attività artistica che lo vide esporre in prestigiose sedi come l'Accademia di Brera a Milano, nonché in città internazionali come Firenze, Londra e Parigi. La sua fama è principalmente legata alla realizzazione di una statua colossale raffigurante Lucifero, che si distingue per la sua maestosità e per l'interpretazione originale del soggetto. La scultura di Lucifero, talvolta intitolata anche come Satana, fu commissionata dal Conte d'Aquila, fratello dell'ex re di Napoli. Quest'opera si distacca dalle rappresentazioni tradizionali del diavolo, evitando di raffigurarlo con corna, zoccoli e coda, elementi tipici del mostro medievale. Corti preferì rappresentare un Lucifero caduto, ma ancora maestoso e forte, un "figlio del mattino" che, nonostante la sua caduta, conserva un aspetto imponente e attraente. La scultura fu lodata per il suo "vigore straordinario" e ricevette attenzione per la sua capacità di rappresentare l'ideale satanico condiviso nelle opere letterarie di autori come John Milton e Lord Byron. Oltre a Lucifero, Corti realizzò anche statue commemorative di personaggi illustri come Federico Borromeo, Corrado di Svevia e l'astronomo Giuseppe Piazzi. Il monumento a Cardinal Borromeo fu commissionato nel 1861 per la piazza della Biblioteca Ambrosiana e completato nel 1864, per poi essere dedicato l'anno successivo. La statua di Giuseppe Piazzi, dedicata nel 1871, si trova nella piazza principale di Ponte in Valtellina, luogo di nascita dell'astronomo. La formazione artistica di Corti si svolse in un periodo di transizione per la scultura italiana, che vedeva l'abbandono progressivo degli stilemi neoclassici in favore di un approccio più realista e naturalistico. Questo cambiamento fu influenzato da artisti come Lorenzo Bartolini e Giovanni Duprè, che introdussero una nuova visione del naturalismo nell'arte. Corti fu testimone e partecipe di questo rinnovamento, che si manifestò anche attraverso la scelta di soggetti storici e una maggiore attenzione alla realtà contemporanea. La sua opera fu apprezzata anche oltre i confini italiani, come dimostra la sua partecipazione all'Esposizione Universale di Parigi del 1855, dove la scultura italiana ricevette un'accoglienza particolarmente vivace. In questo contesto, Corti si distinse per la sua capacità di interpretare la tradizione scultorea italiana in chiave moderna, contribuendo a spostare l'attenzione sulla scultura realizzata nella penisola. Nonostante il successo ottenuto, Corti dovette confrontarsi con le critiche e le etichette del tempo, come quella di "scultore alla moda" attribuita a Pompeo Marchesi, suo contemporaneo e collega. Tuttavia, Corti riuscì a superare queste etichette grazie alla qualità e all'originalità delle sue opere, che gli permisero di essere riconosciuto come uno dei principali esponenti della scultura milanese dell'epoca. La sua influenza si estese anche alla formazione di nuovi artisti, grazie al suo ruolo di insegnante presso l'Accademia di Brera, dove contribuì alla crescita di una nuova generazione di scultori. Questi artisti avrebbero poi trovato riconoscimento e apprezzamento anche nei circoli artistici d'oltralpe. Costantino Corti morì a Milano il 10 ottobre 1873, lasciando un'eredità artistica di grande rilievo. Le sue opere continuano a essere studiate e apprezzate per la loro capacità di catturare lo spirito di un'epoca in trasformazione e per la loro espressione di un talento scultoreo che ha saputo coniugare tradizione e innovazione.