La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giuseppe Croff ( Milano 1810 - Torino 1869 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giuseppe Croff nacque a Milano nel 1810 e si spense a Torno, sulle rive del Lago di Como, il 20 novembre 1869. La sua vita si svolse in un'epoca di grandi cambiamenti sociali e artistici, e Croff si distinse come uno scultore di notevole talento, contribuendo con le sue opere al panorama artistico italiano dell'Ottocento. La formazione artistica di Croff iniziò a Milano, dove ebbe modo di studiare e di affinare le sue tecniche scultoree. La città lombarda, grazie all'Accademia di Brera, era un importante centro culturale che vedeva la presenza di artisti e intellettuali di spicco. In questo contesto, Croff poté assimilare le correnti artistiche del tempo, tra cui il Neoclassicismo, che in Italia aveva trovato uno dei suoi massimi esponenti in Antonio Canova. Croff si specializzò nella scultura in marmo, dimostrando una particolare predilezione per la rappresentazione di figure femminili velate, un soggetto molto in voga nel suo tempo. Queste opere erano caratterizzate da una straordinaria capacità di rendere il marmo simile a tessuti trasparenti, creando un effetto di morbidezza e leggerezza che contrastava con la durezza del materiale. Tale tecnica richiedeva una maestria notevole e Croff riuscì a esprimere con successo la delicatezza e la grazia delle sue figure. Tra le sue opere più celebri vi è "La Suora Velata", che per lungo tempo è stata attribuita a lui e che è conservata presso la National Gallery of Art di Washington. Questa scultura mostra una donna con un velo finemente lavorato che lascia intravedere il volto sottostante. Nonostante il titolo, la figura rappresentata non è una suora, ma piuttosto una donna di mondo o una figura allegorica, come suggerito dall'acconciatura elegante e dal bordo ricamato del velo, elementi non congruenti con l'abito di una religiosa. La scultura "La Suora Velata" è stata oggetto di ammirazione per la sua abilità nel rendere il marmo così incredibilmente trasparente e delicato. Tuttavia, nel corso degli anni, la paternità dell'opera è stata messa in discussione. Inizialmente considerata una copia di un'opera di uno scultore non identificato, nel 1939 fu attribuita a Croff in seguito a un confronto con un'incisione di una scultura velata esposta alla Fiera Mondiale di New York del 1853-1854. Questa attribuzione rimase fino al 2012, quando ulteriori analisi e confronti con l'incisione menzionata portarono gli studiosi a dubitare dell'attribuzione a Croff, riconducendo l'opera a un laboratorio commerciale anonimo di Roma. Nonostante la controversia sull'attribuzione di "La Suora Velata", Croff rimane una figura di spicco nella scultura italiana dell'Ottocento. Le sue opere si inseriscono in un periodo storico in cui l'arte era in bilico tra il Neoclassicismo e il Romanticismo, e Croff seppe interpretare con sensibilità le tendenze del suo tempo, creando sculture che ancora oggi sono apprezzate per la loro bellezza e per la maestria tecnica. Al di là di "La Suora Velata", Croff realizzò altre opere significative, come "Leda e il Cigno" e "Ninfa alla Fontana", che mostrano la sua abilità nel rappresentare il corpo umano e nel catturare momenti di intimità e di grazia. Le sue sculture sono presenti in collezioni private e hanno partecipato a diverse mostre, contribuendo a consolidare la sua reputazione come uno degli scultori più talentuosi del suo tempo. La vita e l'opera di Giuseppe Croff sono esempi della ricchezza culturale e artistica dell'Italia dell'Ottocento, un periodo in cui l'arte era profondamente legata alla ricerca della bellezza e dell'ideale classico, ma anche aperta alle novità e alle influenze romantiche. Croff, con le sue sculture, ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico, testimoniando la capacità dell'arte di trascendere il tempo e di continuare a ispirare ammirazione e rispetto.