La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Antonio DalFavero ( Ceneda 1844 - Vittorio Veneto 1908 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliore scultore realizzate dall'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dello scultore, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale dell'opera, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le sue dimensioni. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere dell'artista: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Antonio Dal Favero è stato uno scultore e pittore italiano, nato a Vittorio Veneto il 24 giugno 1842 e deceduto nella stessa città il 13 ottobre 1908. La sua vita e la sua opera si inseriscono nel contesto artistico italiano del XIX secolo, un periodo di significative trasformazioni culturali e sociali. Dal Favero iniziò la sua formazione artistica nella bottega di suo padre, che era un intagliatore di ornamenti in marmo. Questo ambiente familiare gli permise di acquisire una prima, solida esperienza nel maneggiare i materiali e nel comprendere le tecniche di lavorazione. Successivamente, proseguì i suoi studi presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove fu allievo di Luigi Borro, Michelangelo Grigoletti e Luigi Ferrari. Questi maestri gli trasmisero non solo le competenze tecniche, ma anche un senso di appartenenza alla tradizione artistica veneziana, che avrebbe influenzato profondamente il suo stile. Nel 1870, Dal Favero fu nominato professore di modellazione e anatomia presso la Scuola di Arte Applicata e Industria, e nel 1879 si trasferì a insegnare all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove rimase per 15 anni. Durante la sua carriera accademica, ebbe l'opportunità di influenzare generazioni di giovani artisti, trasmettendo loro la sua passione per la scultura e la pittura. Le opere di Dal Favero si caratterizzano per uno stile realista, che riflette la sua attenzione al dettaglio e la sua abilità nel catturare l'essenza dei suoi soggetti. Tra i suoi lavori più noti, si annovera il monumento in bronzo a Tiziano Vecellio, realizzato nel 1880 e situato a Pieve di Cadore. Quest'opera testimonia la sua capacità di rendere omaggio ai grandi maestri del passato, interpretandone l'eredità in chiave contemporanea. A Venezia, Dal Favero lasciò due importanti contributi: il monumento a Carlo Goldoni (1883) in Campo San Bartolommeo e il monumento al Doge Sebastiano Venier (1907) nella chiesa di Santi Giovanni e Paolo. Queste opere dimostrano la sua versatilità e la sua capacità di lavorare su commissione, creando monumenti pubblici che ancora oggi arricchiscono il patrimonio artistico della città. Nel 1880, completò anche un busto di Vittorio Emanuele II per la città di Este e realizzò un monumento a Giuseppe Tartini (1896) per Pirano d'Istria. Inoltre, produsse busti in bronzo di personalità come Francesco Avesani, Alvise Querini e il Generale Giuseppe Sirtori, consolidando la sua reputazione come uno dei principali scultori italiani del suo tempo. La sua abilità non si limitava alla scultura, ma si estendeva anche alla pittura, come dimostrano le sue opere conservate in collezioni private e gallerie d'arte. La sua produzione artistica rifletteva le tendenze e le correnti dell'epoca, ma sempre con una forte impronta personale che lo rendeva riconoscibile e apprezzato. Antonio Dal Favero morì a Vittorio Veneto nel 1918, lasciando un'eredità di opere che continuano a essere studiate e ammirate. La sua vita e il suo lavoro sono esempi dell'impegno e della dedizione che caratterizzano la grande tradizione artistica italiana. La sua figura di scultore e pittore rimane un punto di riferimento importante per la comprensione dell'arte del XIX secolo e per l'ispirazione delle future generazioni di artisti.