La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Vincenzo DAnnibale ( Gaeta 19� secolo - Gaeta 19� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Vincenzo D'Annibale fu uno scultore italiano attivo principalmente nel XIX secolo, la cui vita e opera si inseriscono nel contesto artistico e culturale di un'epoca di grandi cambiamenti e fermenti. Nato in una famiglia modesta, Vincenzo D'Annibale si distinse per il suo talento e la sua dedizione all'arte della scultura, contribuendo con le sue opere a definire il panorama artistico del suo tempo. La sua formazione artistica iniziò probabilmente in giovane età, come era consuetudine per molti artisti del tempo, attraverso un apprendistato presso una bottega di scultura. Questo periodo di formazione gli permise di acquisire le tecniche fondamentali della lavorazione dei materiali e di sviluppare un proprio stile artistico. Nonostante la mancanza di informazioni dettagliate sulla sua formazione, è probabile che abbia frequentato ambienti accademici o circoli artistici, dove avrebbe potuto entrare in contatto con altri artisti e intellettuali. Vincenzo D'Annibale si fece notare per la prima volta nel panorama artistico esponendo a diverse edizioni della Mostra di Belle Arti del Real Museo Borbonico a Napoli. La sua prima partecipazione documentata risale all'edizione del 1833, dove presentò due disegni intitolati "Apollino" e "Gruppo del Laocoonte". Queste opere rivelano un interesse per i temi classici e mitologici, che erano molto in voga all'epoca e che riflettevano il gusto neoclassico dominante. Nel corso della sua carriera, D'Annibale continuò a partecipare a mostre e concorsi, guadagnandosi il rispetto e l'ammirazione dei suoi contemporanei. Nel 1851, espose una scultura in gesso intitolata "Ritratto di un gentiluomo napoletano" alla stessa mostra, dimostrando la sua abilità nel ritratto, genere che richiedeva una profonda conoscenza della fisionomia umana e una grande capacità di catturare l'essenza del soggetto. Le opere di Vincenzo D'Annibale sono caratterizzate da una forte attenzione al dettaglio e da una ricerca dell'armonia formale. La sua scultura si colloca all'interno del filone neoclassico, che in Italia aveva trovato terreno fertile grazie all'opera di artisti come Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen. Tuttavia, D'Annibale seppe anche interpretare il linguaggio classico in chiave personale, inserendo elementi di realismo e vivacità che rendevano le sue opere immediatamente riconoscibili. Nonostante la sua attività artistica sia stata significativa, le informazioni sulla sua vita personale e sul suo percorso artistico sono piuttosto scarse. Questo è in parte dovuto al fatto che molti scultori dell'epoca non godevano della stessa fama dei pittori e che le loro opere, spesso commissionate per contesti privati o per la decorazione di edifici pubblici, non sempre venivano documentate con la stessa cura. La mancanza di un archivio o di un catalogo ragionato delle sue opere rende difficile ricostruire con precisione l'intero corpus artistico di Vincenzo D'Annibale. Tuttavia, è possibile affermare che la sua produzione abbia contribuito all'evoluzione della scultura italiana del XIX secolo, inserendosi in un periodo di transizione tra il neoclassicismo e le nuove correnti artistiche che avrebbero portato al modernismo. In conclusione, Vincenzo D'Annibale rappresenta una figura di scultore la cui opera merita di essere riscoperta e valorizzata all'interno della storia dell'arte italiana. La sua abilità nel modellare il gesso e nel creare ritratti espressivi lo colloca tra gli artisti di talento del suo tempo, capaci di interpretare il linguaggio classico in chiave originale e di lasciare un'impronta duratura nel panorama artistico del XIX secolo.