La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Casimiro Debiaggi ( Doccio di Quarona 1855 - Torino 1939 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Casimiro Debiaggi fu uno scultore italiano di rilievo, nato a Doccio, una frazione di Quarona, nel 1855 e deceduto a Torino nel 1939. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un periodo di grande fermento artistico in Italia, caratterizzato da un intenso dialogo tra la tradizione classica e le nuove correnti artistiche emergenti tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Debiaggi crebbe in un ambiente ricco di stimoli culturali, in una regione, la Valsesia, nota per la sua tradizione artistica, in particolare nel campo della scultura. Questo contesto influenzò profondamente la sua formazione e il suo stile artistico. La sua educazione artistica iniziò nella sua terra natale, ma fu a Torino che Debiaggi approfondì i suoi studi e sviluppò la sua carriera, diventando una figura di spicco nel panorama artistico italiano. Il suo stile si caratterizzò per l'adozione di elementi neoquattrocenteschi, che si inserivano armoniosamente nel contesto artistico del suo tempo, segnato da un ritorno all'ordine e da una riscoperta dei valori della tradizione. Debiaggi fu particolarmente apprezzato per la sua abilità nel lavorare il marmo e altri materiali, che gli permise di realizzare opere di grande raffinatezza e dettaglio. Tra le sue opere più note, si annoverano monumenti funebri e formelle, come la "Madonna con Bambino" del 1924, che testimoniano la sua maestria nella scultura religiosa e la sua capacità di infondere spiritualità e delicatezza nelle sue creazioni. Queste opere si distinguono per la loro eleganza formale e per la sensibilità con cui Debiaggi riusciva a rappresentare figure sacre, rendendole vicine all'osservatore e al contempo imbevute di una sacralità intima e profonda. Debiaggi fu anche un attento studioso dell'arte, come dimostra il suo contributo alla letteratura artistica con la pubblicazione del "Dizionario degli artisti Valsesiani" nel 1968, un'opera che ancora oggi rappresenta una fonte preziosa per la conoscenza degli artisti di quella regione. Il suo impegno culturale si estese anche all'attività di conferenziere e di promotore dell'arte, come testimoniato dalla sua partecipazione a convegni e dalla sua presenza attiva nel dibattito artistico del suo tempo. La sua figura è stata oggetto di studi e riconoscimenti postumi, che hanno contribuito a mantenere viva la memoria del suo lavoro e della sua importanza nel panorama artistico italiano. La Gipsoteca Casimiro Debiaggi, ad esempio, è un luogo dedicato alla conservazione e alla valorizzazione del suo lascito artistico, dove è possibile ammirare una collezione di gessi che documentano il suo processo creativo e la sua tecnica scultorea. La vita e l'opera di Casimiro Debiaggi si inseriscono in un periodo storico di transizione, in cui l'arte italiana cercava nuove strade espressive pur mantenendo un legame con la propria eredità culturale. La sua scultura, che si colloca tra il classicismo e le correnti più moderne, riflette questa tensione e questa ricerca, rendendo Debiaggi un artista significativo per la comprensione dell'evoluzione della scultura italiana tra Ottocento e Novecento.