La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Ernesto DeFiori ( Roma 1884 - San Paolo del Brasile 1945 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Ernesto De Fiori fu un artista poliedrico, le cui opere hanno lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico del XX secolo. Nato a Roma il 12 dicembre 1884, De Fiori proveniva da una famiglia italo-austriaca benestante, che gli permise di avvicinarsi all'arte fin dalla giovane età. La sua formazione artistica iniziò presto e si sviluppò attraverso viaggi e studi che lo portarono a confrontarsi con diverse correnti e stili. Nel 1903, all'età di diciannove anni, De Fiori si trasferì a Monaco di Baviera, dove studiò pittura presso la locale Accademia delle Belle Arti. Questo periodo fu cruciale per la sua crescita artistica, poiché Monaco era all'epoca un importante centro culturale che ospitava molti artisti innovativi. Qui, De Fiori ebbe l'opportunità di immergersi in un ambiente ricco di stimoli e di sperimentare con nuove forme e tecniche. Durante la sua permanenza in Germania, De Fiori si naturalizzò tedesco e iniziò a esporre le sue opere in varie mostre, guadagnandosi il riconoscimento della critica e del pubblico. La sua arte si caratterizzava per una forte componente espressiva e per l'uso di forme semplificate e stilizzate, che riflettevano l'influenza del movimento espressionista tedesco. Il tema principale dell'opera di De Fiori, a partire dal 1919, fu il nudo, sia maschile che femminile. Le sue sculture di nudi si distinguevano per la loro figura emaciata e per una certa proiezione emotiva che trasmetteva la complessità dell'esperienza umana. Tra le sue opere più note si annoverano sculture come "Jüngling" del 1911, "Ursula" del 1912 e "Jüngling (Nijinski)" del 1914, che mostrano la sua abilità nel catturare l'essenza del corpo umano e la sua espressività. Nonostante la sua arte fosse profondamente radicata nella cultura tedesca, De Fiori mantenne sempre un legame con le sue origini italiane. Tuttavia, nonostante le influenze italiane fossero decisive per il suo sviluppo artistico, sembra che l'artista non abbia trascorso lunghi periodi in Italia durante la sua età adulta. La carriera di De Fiori fu segnata anche dalla sua partecipazione a importanti esposizioni internazionali, che gli permisero di entrare in contatto con altri artisti e di diffondere la sua arte oltre i confini nazionali. La sua presenza in queste manifestazioni contribuì a consolidare la sua reputazione come uno degli scultori più innovativi del suo tempo. Durante gli anni '20 e '30, De Fiori continuò a lavorare e a esporre, nonostante il clima politico in Germania stesse cambiando con l'ascesa del nazismo. La sua arte, come quella di molti altri artisti modernisti, non era in linea con l'ideologia nazista, che favoriva un'arte più tradizionale e propagandistica. Questo portò De Fiori a lasciare la Germania nel 1936, quando si trasferì in Brasile, dove continuò a lavorare fino alla sua morte. In Brasile, De Fiori trovò un ambiente accogliente e stimolante, che gli permise di continuare la sua ricerca artistica. Qui, entrò in contatto con la vivace scena artistica locale e con altri esuli europei. La sua arte continuò a evolversi, e De Fiori sperimentò con nuovi materiali e tecniche, pur mantenendo il suo stile distintivo. Ernesto De Fiori morì a San Paolo il 24 aprile 1945, lasciando un'eredità artistica di grande valore. Le sue opere sono oggi conservate in collezioni private e musei di tutto il mondo, e continuano a essere studiate e ammirate per la loro forza espressiva e la loro originalità. De Fiori è ricordato come uno scultore che ha saputo interpretare e trasformare le tensioni e le inquietudini del suo tempo in arte di grande impatto emotivo e visivo.