La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Stefano DeLisi ( Palermo 1865 - 1886 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Stefano De Lisi, nato a Palermo il 22 novembre 1864 e deceduto nella stessa città il 19 marzo 1886, è stato uno scultore italiano che, nonostante la sua breve vita, ha lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico del suo tempo. Appartenente a una famiglia di artisti, Stefano era figlio di Benedetto De Lisi, anch'egli scultore di rilievo, e fratello di Domenico De Lisi, che proseguirà la tradizione familiare nell'arte della scultura. La vita di Stefano De Lisi fu segnata da un precoce talento artistico, che si manifestò sin dalla giovane età. Cresciuto in un ambiente familiare dove l'arte era parte integrante della quotidianità, Stefano fu influenzato dal padre Benedetto, che gli trasmise la passione per la scultura e gli insegnò le prime tecniche. Benedetto De Lisi era un artista di rilievo nell'ambiente artistico palermitano, noto per la sua perizia tecnica e per la capacità di fissare nel marmo con sorprendente verosimiglianza i caratteri dei soggetti ritratti. Stefano De Lisi, seguendo le orme paterne, si formò artisticamente nelle botteghe di due scultori palermitani neoclassici: Valerio Villareale e Nunzio Morello. Questi maestri, rappresentanti di un'arte scultorea di impronta classica, contribuirono a forgiare le basi tecniche e stilistiche del giovane Stefano, che ben presto iniziò a sviluppare un proprio linguaggio artistico. Nonostante la sua carriera sia stata interrotta dalla morte prematura all'età di soli 21 anni, Stefano De Lisi riuscì a realizzare opere che dimostrano la sua abilità e il suo potenziale come scultore. Le sue creazioni, sebbene limitate dal poco tempo a disposizione, riflettono un'attenta osservazione della realtà e una sensibilità particolare nel catturare l'essenza dei soggetti ritratti. Le opere di Stefano De Lisi, come quelle del padre, si inseriscono nel contesto dell'arte italiana dell'Ottocento, un periodo caratterizzato da un intenso dibattito artistico e da una ricerca stilistica che oscillava tra il neoclassicismo e le nuove correnti romantiche e realiste. In questo scenario, la famiglia De Lisi rappresentava una continuità artistica e una testimonianza della vitalità della scultura palermitana. La prematura scomparsa di Stefano De Lisi non gli permise di partecipare attivamente alla vita artistica nazionale come avrebbe potuto, ma il suo lascito è stato raccolto e portato avanti dal fratello Domenico, che continuò la tradizione familiare e contribuì a mantenere vivo il nome De Lisi nel panorama artistico siciliano e italiano. Le informazioni disponibili su Stefano De Lisi sono limitate a causa della sua breve esistenza, ma è possibile che alcune delle sue opere siano conservate in collezioni private o in istituzioni culturali, dove possono essere ammirate e studiate dagli appassionati d'arte e dai ricercatori. La sua figura, insieme a quella del padre e del fratello, rimane un esempio dell'importanza delle dinastie artistiche nell'evoluzione della scultura italiana e della loro capacità di influenzare e ispirare le generazioni future.