La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Achille DOrsi ( Napoli 1845 - 1929 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Achille D'Orsi fu uno scultore italiano di grande rilievo, nato a Napoli il 6 agosto 1845 e deceduto nella stessa città l'8 febbraio 1929. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la storia e la cultura napoletana dell'epoca, e il suo lavoro è un esempio significativo dello stile Verismo, una corrente del Realismo che si sviluppò in Italia verso la fine del XIX secolo. D'Orsi ricevette la sua formazione artistica presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, dove fu allievo di Tito Angelini, uno scultore di grande fama. Nonostante l'influenza accademica, D'Orsi si distinse presto per un approccio indipendente e personale all'arte, che lo portò a diventare uno dei capisaldi del naturalismo italiano. La sua opera si caratterizza per una rappresentazione cruda e senza filtri della realtà, che si discosta dai canoni idealizzati del classicismo e si avvicina piuttosto a una rappresentazione autentica e talvolta brutale della vita quotidiana e delle figure popolari. Tra le sue opere più note, si annoverano sculture che ritraggono soggetti comuni, come "Un pescatore" del 1864, "Testa di carrettiere" e "Testa di marinaio", entrambe realizzate intorno al 1878-1880. Queste opere dimostrano la sua abilità nel catturare l'essenza dei suoi soggetti con intensità e realismo, utilizzando il bronzo per esprimere la forza e la dignità delle classi lavoratrici. Un'altra opera significativa è "I Parassiti", che rappresenta una critica sociale attraverso la raffigurazione di figure umane in atteggiamenti di stenti e sofferenza. Questa scultura è un esempio del cosiddetto "realismo brutale" di D'Orsi, che non esitava a mostrare la realtà in tutta la sua crudezza, stravolgendo i canoni estetici dell'epoca e provocando reazioni contrastanti nel pubblico e nella critica. Durante la sua carriera, D'Orsi partecipò attivamente alle mostre della Società promotrice napoletana, un'istituzione che aveva lo scopo di promuovere le arti nella città di Napoli. La sua presenza in queste esposizioni gli permise di guadagnare riconoscimenti e di affermarsi come uno degli scultori più importanti del suo tempo. Nonostante la sua fama, D'Orsi mantenne un forte legame con la sua città natale, Napoli, dove realizzò anche opere pubbliche di grande impatto, come il Monumento ad Umberto I. La sua arte rifletteva la vita e le tradizioni napoletane, e il suo contributo alla scultura italiana è stato fondamentale per lo sviluppo del realismo nell'arte. La sua morte, avvenuta nel 1929, segnò la fine di un'era per la scultura napoletana, ma il suo lascito artistico continua a essere studiato e apprezzato. Le sue opere sono conservate in musei e collezioni private e rappresentano un patrimonio culturale di grande valore per l'Italia e per il mondo dell'arte internazionale. In conclusione, Achille D'Orsi fu un artista che seppe interpretare e rappresentare la realtà del suo tempo con una forza espressiva e una sincerità senza precedenti. La sua opera è un testimone prezioso della vita sociale e culturale dell'Italia di fine Ottocento, e il suo stile unico continua a influenzare gli artisti e gli amanti dell'arte ancora oggi.