La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giovanni Dupre ( Siena 1817 - Firenze 1882 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giovanni Dupré nacque il 1° marzo 1817 a Siena, in Toscana, da una famiglia di origine francese da tempo stabilitasi in quella regione. Figlio di Francesco, un intagliatore in legno, Dupré iniziò fin da piccolo a lavorare nel laboratorio paterno, dove apprese le prime tecniche di lavorazione del legno. Questa esperienza iniziale segnò l'avvio del suo percorso artistico, che lo avrebbe portato a diventare uno degli scultori italiani più apprezzati del suo tempo. La carriera di Dupré decollò quando, ancora giovane, partecipò a un concorso indetto dall'Accademia di Belle Arti, vincendo il primo premio con un'opera che rappresentava il Giudizio di Paride. Questo successo gli permise di farsi conoscere nel mondo artistico e di iniziare a ricevere importanti commissioni. La sua fama crebbe ulteriormente con la realizzazione della statua in marmo di "Abel" nel 1842, un'opera che lo consacrò come uno dei maggiori talenti nel campo della scultura. Dupré si distinse per la sua capacità di interpretare la forma in modo vivido e originale, in un periodo in cui la scultura italiana stava degenerando in un'imitazione manieristica delle opere di Antonio Canova. La sua arte si caratterizzava per un naturalismo temperato, che entrava talvolta in conflitto con le esigenze dell'allegoria e dell'ideale grandioso, come si può osservare nei suoi monumenti, tra cui quello dedicato a Cavour a Torino. Tra le sue opere più note, oltre ad "Abel", si ricordano la statua di "Caino" commissionata dalla granduchessa Marie di Russia nel 1844, quella di "Giotto" per la granduchessa di Toscana nel 1845, e la "Saffo" in lutto del 1857, considerata una delle sue realizzazioni più significative di quel periodo. La visita a Napoli e Roma nel 1856, dove ammirò il monumento a Pio VI di Canova, lo influenzò verso il Neoclassicismo. Dupré fu anche un apprezzato ritrattista, come dimostrano le numerose buste che eseguì nel corso della sua carriera. La sua abilità nel catturare l'essenza dei suoi soggetti gli valse l'ammirazione di contemporanei e successori. Nonostante il successo, Dupré non trascurò mai l'aspetto formativo e didattico della sua arte, come dimostra l'impegno nell'insegnamento a giovani artisti, tra cui spicca la figura di Augusto Rivalta. La sua produzione artistica non si limitò alla scultura in marmo, ma comprendeva anche opere in gesso e legno, nonché monumenti funebri di straordinaria sensibilità, come quelli dedicati a Berta Ferrari nella Basilica di San Lorenzo a Firenze. Queste realizzazioni evidenziano la sua capacità di esprimere delicatezza e profondità emotiva attraverso la scultura. Dupré morì il 10 gennaio 1882 a Firenze, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua vita e il suo lavoro furono documentati nelle sue memorie, "Pensieri sull'arte e ricordi autobiografici", pubblicate a Firenze nel 1879 e successivamente tradotte in inglese. La figlia Amalia, anch'ella scultrice, fu una delle sue allieve più talentuose e portò avanti la tradizione familiare nell'arte della scultura. Le opere di Giovanni Dupré sono conservate in importanti collezioni e musei in Toscana e rappresentano un capitolo fondamentale nella storia della scultura italiana dell'Ottocento. La sua capacità di fondere naturalismo e idealizzazione, insieme alla maestria tecnica, lo rendono una figura di spicco nel panorama artistico del suo tempo.