La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giovanni Emanueli ( Brescia 1816 - Milano 1894 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giovanni Antonio Emanueli, nato a Brescia il 9 marzo 1817 e deceduto a Milano nel 1894, è stato uno scultore italiano la cui vita e opera si sono intrecciate con la storia artistica e culturale del suo tempo. Emanueli si formò artisticamente presso l'Accademia di Belle Arti di Milano, dove si iscrisse nel 1831 e dove seguì i corsi di figura sotto la guida di Antonio Durelli. La sua formazione fu ulteriormente arricchita grazie a una borsa di studio concessa dal Comune di Brescia, che gli permise di studiare dal 1833 con il maestro scultore Abbondio Sangiorgio. Il lavoro giovanile di Emanueli riflette l'influenza dei modelli classici del suo maestro e di Rodolfo Vantini, con il quale collaborò ripetutamente in importanti progetti edilizi a Brescia. Emanueli si stabilì a Milano nel 1842, ma continuò a inviare opere dal suo repertorio di soggetti religiosi e funerari, ritratti e composizioni di genere alla sua città natale. Partecipò alla decorazione plastica del Duomo di Milano, per il quale realizzò nel 1857 un Angelo custode per l'esterno del tiburio, un San Mirocleto nel fianco meridionale nel 1863 e un San Babila per l'abside meridionale nel 1869. Emanueli fu anche attivo nella realizzazione di sculture per la chiesa di San Carlo al Corso a Milano e prese parte alla quarta Esposizione Nazionale di Belle Arti a Torino nel 1880. Le opere del periodo maturo dell'artista mostrano l'adozione di un approccio naturalistico sotto l'influenza di Alessandro Puttinati, Giovanni Strazza e Antonio Tantardini. Tra le sue opere più significative si annoverano le statue per la parrocchiale di Palazzolo sull'Oglio, che comprendono i profeti Isaia e Geremia, i santi Giovanni Evangelista e Paolo, e l'Assunta con ai lati San Fedele e Santa Maria Maddalena. Emanueli realizzò anche un bassorilievo con la Disputa tra i dottori sopra il portale della chiesa. Nel 1855 firmò e datò le opere che costituiscono il Monumento funebre del vescovo Carlo Domenico Ferrari nel duomo nuovo di Brescia. Le commissioni ricevute da Emanueli per la città di Brescia includono il busto marmoreo di Giovan Battista Bossini, realizzato nel 1837, e le statue della Fede, Speranza, Carità e dei Santi Pietro e Paolo, collocate sulla facciata della parrocchiale di San Vincenzo a Calcinato. Emanueli fu anche responsabile di opere come il busto di Don Giuseppe Antonio Febbrari, parroco di Bedizzole, e di due sculture esposte all'ateneo di Brescia nel 1845, che raffiguravano Un fanciullo che contempla l'amore materno in un nido di passeri che ricevono l'imbeccata e un modello di grande impatto visivo. La sua arte si caratterizzava per la capacità di fondere la tradizione classica con le esigenze espressive del suo tempo, creando opere che riflettevano un equilibrio tra forma e contenuto, tra l'ideale e il reale. Emanueli fu un artista che seppe interpretare il linguaggio scultoreo con sensibilità e tecnica, lasciando un'impronta significativa nel panorama artistico italiano dell'Ottocento. La sua eredità artistica è testimoniata non solo dalle opere che ha lasciato, ma anche dal riconoscimento che ha ricevuto dai suoi contemporanei e dalle generazioni successive. Emanueli è stato un esponente di spicco della scultura italiana dell'epoca, e la sua opera continua a essere studiata e apprezzata per la sua qualità e per il contributo che ha dato allo sviluppo dell'arte scultorea.