La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Francesco Evangelista ( Penne 1837 - 1917 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Francesco Paolo Evangelista fu uno scultore abruzzese di rilevante importanza nell'ambito della scultura italiana tra l'Ottocento e il Novecento. Nato il 23 gennaio 1837 a Penne, una piccola cittadina nella provincia di Teramo, Evangelista si trasferì a Napoli nel 1856 per studiare scultura, beneficiando di una pensione concessagli dalla sua regione natale, che riconobbe il suo talento e decise di investire nella sua formazione artistica. Durante il suo soggiorno a Napoli, Evangelista ebbe l'opportunità di formarsi sotto la guida di maestri dell'arte scultorea, assorbendo le tecniche e gli stili che caratterizzavano il panorama artistico dell'epoca. La sua formazione a Napoli fu cruciale per lo sviluppo del suo stile personale, che si sarebbe poi distinto per la capacità di fondere la tradizione classica con le tendenze artistiche contemporanee. Dopo aver completato i suoi studi, Evangelista iniziò a lavorare come scultore professionista, ricevendo commissioni sia pubbliche che private. La sua abilità nel modellare il marmo e altri materiali gli permise di realizzare opere di notevole bellezza e raffinatezza, che gli valsero il riconoscimento e l'ammirazione sia in Italia che all'estero. Tra le sue opere più significative, si annoverano monumenti funebri, busti e statue che adornano chiese, cimiteri e spazi pubblici. La sua produzione artistica rifletteva non solo la sua maestria tecnica, ma anche la sua profonda sensibilità e la sua capacità di catturare l'essenza dei soggetti ritratti. Evangelista fu anche un attento osservatore della società e dei cambiamenti culturali del suo tempo. Questo aspetto traspare nelle sue sculture, che spesso incorporano elementi simbolici e riflessioni sul contesto storico e sociale in cui l'artista operava. La sua arte non era soltanto espressione di bellezza estetica, ma anche veicolo di messaggi più profondi e universali. Nonostante la sua notorietà, Francesco Paolo Evangelista rimase sempre profondamente legato alla sua terra d'origine, l'Abruzzo, a cui continuò a dedicare parte della sua produzione artistica. La regione, con i suoi paesaggi e la sua storia, fu fonte di ispirazione costante per l'artista, che seppe interpretare e valorizzare le tradizioni locali attraverso il linguaggio universale dell'arte. La sua influenza sulla scultura abruzzese e, più in generale, sulla scultura italiana dell'epoca, è stata oggetto di studi e pubblicazioni che hanno contribuito a delineare il suo ruolo nel panorama artistico. In particolare, il contributo di Evangelista alla scultura italiana è stato analizzato nell'introduzione all'imponente volume di Candido Greco dedicato allo scultore, pubblicato nel 1996. Francesco Paolo Evangelista morì nel 1917, lasciando un'eredità artistica di grande valore. Le sue opere continuano a essere studiate e apprezzate per la loro qualità e per il contributo che hanno dato alla storia dell'arte italiana. La sua figura di scultore è ricordata non solo per le sue realizzazioni, ma anche per il suo impegno nel trasmettere la passione per l'arte e la scultura alle future generazioni. La sua vita e il suo lavoro sono esempi dell'impegno e della dedizione necessari per eccellere nel campo artistico. Evangelista è ricordato come uno scultore che ha saputo coniugare talento e tecnica per creare opere che resistono al passare del tempo, testimoniando la sua maestria e la sua visione artistica.